Albania, 1999. Olocausto. Canada, 1995. Olocausto. Cinquantenario della fine della II Guerra Mondiale. Ungheria, 2004. 60° anniversario dell'olocausto ungherese. Israele, 1962. Olocausto e resistenza. Israele, 1973. Memoriale dell'olocausto. Israele, 2014. I violini che sopravvissero all'olocausto. ONU Ginevra, 2008. Giornata internazionale dedicata alla memoria delle vittime dell'olocausto. ONU Vienna, 2008. Giornata internazionale dedicata alla memoria delle vittime dell'olocausto. Russia, 2000. In memoria delle vittime dell'olocausto. USA, 1995. Sopravvissuti all'olocausto. | Albania, 1999. Olocausto. Ungheria, 1994. Cinquantenario dell'olocausto ungherese. Ungheria, 2014. 70° anniversario dell'olocausto ungherese. Israele, 1962. Olocausto e resistenza. Israele, 2010. Giornata internazionale del ricordo dell'olocausto. Israele, 1983. Olocausto (foglietto). ONU New York, 2008. Giornata internazionale dedicata alla memoria delle vittime dell'olocausto. Romania, 2007. Giornata internazionale dell'olocausto. Slovacchia, 2001. Giornata delle vittime dell'olocausto e del razzismo. Uruguay, 1995. Memoriale dell'olocausto del popolo ebraico. |
Essa fu il convegno in cui alti ufficiali e burocrati nazisti vennero messi al corrente della "Soluzione finale della questione ebraica" e vennero sollecitati a coordinarne l'attuazione. L'incontro si tenne il 20 gennaio 1942 in una villa sulla riva del lago Wannsee a Berlino. L'ordine per l'avvio della conferenza fu dato dal Reichsmarschall Hermann Göring su proposta di Hitler.
Per commemorare la giornata in cui vennero formalmente definite le azioni che avrebbero portato alla completa eliminazione di tutti gli Ebrei d’Europa Filatelia e Storia ha selezionato venti francobolli di varie nazioni dedicati al tema dell'Olocausto, fornendo di ognuno di essi una breve descrizione sopra.
Fra gli incartamenti che vennero esaminati e catalogati dalla apposita commissione prima del processo di Norimberga, figura un allucinante documento nel quale vengono decise le sorti di centinaia di migliaia di innocenti. O meglio, si richiede ai funzionari preposti di dare il proprio contributo per una più rapida soluzione del «problema finale ». Riportiamo di seguito gli stralci più salienti del dattiloscritto lasciando che ogni lettore tragga la giusta conclusione.
N.G. 2586 Affari segreti del Reich. 30 copie 16.ma copia.
PROCESSO VERBALE DI CONFERENZA
I. Hanno preso parte alla riunione che ha avuto luogo il 20 gennaio 1942 a Berlino, am Grossen Wannsee 56-58, circa la soluzione finale del problema ebraico: Gauleiter Dr. Meyer e Reichsleiter Dr. Leibbrandt, Ministero del Reich per i territori occupati dell’Est. Segretario di Stato Dr. Stuckart, Ministero dell’Interno del Reich. Segretario di Stato Neumann, Incaricato del Piano Quadriennale. Segretario di Stato Dr. Freisler, Ministero della Giustizia del Reich. Segretario di Stato Dr. Buhler, Gabinetto del Governatore Generale. Sottosegretario di Stato Luther, Ministero degli Affari Esteri. SS Oberführer Klopfer, Cancelleria del Partito. Capo Gabinetto Kritzinger, Cancelleria del Reich. SS Obergruppenführer Hofmann, Ufficio Centrale Razza e Immigrazione. SS Gruppenführer Müller e SS Obersturmbannführer Eichmann, Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich. SS Oberführer Dr. Schöengarth, Comandante della Polizia di Sicurezza e SD. SS Sturmbannführer Dr. Lange, Comandante la Polizia di Sicurezza e della SD per il distretto di Lettonia, in rappresentanza del Comandante la Polizia di Sicurezza e SD al Commissariato del Reich per territori dell’Est, Polizia di Sicurezza e SD.
II. Lo SS Obergruppenführer Heydrich, Capo della Polizia di Sicurezza e della SD, inizia comunicando all’Assemblea la sua nomina al posto di « Plenipotenziario per la preparazione della soluzione finale del problema degli ebrei d’Europa », nomina firmata dal Reichsmarschall, e passa quindi ad indicare lo scopo della Conferenza, che è di precisare le questioni di principio. Per rispondere al desiderio del Reichsmarschall di ricevere comunicazione di un progetto concernente le necessità nel campo organizzativo, le questioni tecniche e quelle materiali poste dalla soluzione finale del problema ebraico in Europa, conviene trattare di tali questioni con le amministrazioni centrali tutte per coordinarne le rispettive azioni.
Il Reichsführer SS e Capo della Polizia Tedesca, Capo della Polizia di Sicurezza e della SD, sarà responsabile del complesso delle misure destinate a risolvere il problema ebraico. Il Capo della Polizia di Sicurezza e della SD dà quindi un breve resoconto della lotta fin qui condotta contro questo avversario. Le basi fondamentali sono:
a) eliminazione degli ebrei da tutti i settori della vita del popolo tedesco;
b) eliminazione degli ebrei dallo spazio vitale del popolo tedesco.
La sola soluzione provvisoria progettata per giungere a questo scopo era di affrettare l’emigrazione degli ebrei dimoranti sul territorio tedesco, ed essa è stata rafforzata e perseguita sistematicamente. Per ordine del Reichsmarschall, un servizio centrale per l’emigrazione ebraica fu creato nel gennaio 1942 secondo le esigenze del Reich. Il capo della Polizia di Sicurezza e della SD ne assunse la direzione. Tale organizzazione doveva soprattutto:
a) prendere ogni misura utile a preparare l’emigrazione accelerata degli ebrei,
b) dirigere i movimenti emigratori,
c) accelerare l’emigrazione nei casi particolari.
Lo scopo era di ripulire degli ebrei, con metodo legale, lo spazio vitale tedesco. I vari servizi si sono resi conto degli svantaggi rappresentati da tale politica di emigrazione; ma occorreva tuttavia rassegnarvisi in mancanza di altre possibilità di soluzione. L’opera di emigrazione diveniva in seguito un problema non soltanto tedesco ma riguardava anche i servizi dei singoli paesi di destinazione dell’immigrazione stessa. Le difficoltà finanziarie quali l’entità delle somme cauzionali e di sbarco richieste dai diversi governi stranieri, i posti limitati sulle navi, le progressive restrizioni sulla concessione dei visti o la loro sospensione, rendevano estremamente difficili i tentativi di emigrazione. Nonostante queste difficoltà un totale di circa 537.000 ebrei emigrarono, e cioè: dal 30 gennaio 1933, con provenienza dall’antico Reich circa 360.000; dal 15 marzo 1938, con provenienza dall’ Austria circa 147.000; dal 15 marzo 1939, con provenienza dal Protettorato di Boemia e Moravia, circa 30.000. Il finanziamento dell’emigrazione fu assicurato dagli ebrei stessi, cioè dalle loro organizzazioni rappresentative. Allo scopo di evitare che gli ebrei non abbienti restassero indietro, siamo partiti dal principio che gli ebrei facoltosi dovessero finanziare l’emigrazione di quelli indigenti; secondo l’ammontare dei propri averi, ciascun ebreo ricco ha versato un’indennità di emigrazione per sovvenire agli obblighi essenziali degli ebrei indigenti. Oltre le somme in marchi, si è dovuto provvedere le somme di cauzione e di sbarco. Per risparmiare le disponibilità di divisa del Reich, le istituzioni finanziarie ebraiche all’estero sono state tenute a procurare alle organizzazioni ebraiche dei paesi di emigrazione le divise necessarie. Così alla data del 31 ottobre 1941, gli ebrei stranieri hanno messo a disposizione dei loro correligionari la somma complessiva di 9.500.000 dollari a titolo grazioso. Il Reichsführer SS e Capo della Polizia tedesca, considerando i pericoli di un’emigrazione in tempo di guerra, e viste le possibilità offerte dai territori orientali, ha. in seguito, vietata l’emigrazione degli ebrei.
III. L’emigrazione ha ormai ceduto il posto a un’altra possibilità di soluzione: l’evacuazione degli ebrei verso oriente, adottata in seguito all’approvazione del Führer. Non si possono tuttavia considerare queste soluzioni altro che come palliativi, ma fin d’ora mettiamo a profitto le nostre esperienze pratiche, tanto indispensabili alla soluzione. finale del problema ebraico. La soluzione finale del problema ebraico in Europa dovrà essere applicata a circa 11.000.000 di persone.
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Nel quadro della soluzione finale del problema, gli ebrei devono essere trasferiti a oriente sotto buona scorta ed esservi adibiti al servizio del lavoro. Distribuiti in colonne di lavoro, gli ebrei validi, uomini da una parte e donne dall’altra, saranno condotti in quei territori per costruzione di strade; va da sé che gran parte di essi verrà eliminata naturalmente dal grado di deficienza fisica. Il residuo che continuerà a sussistere – e che bisogna considerare la parte più resistente – dovrà essere trattata in conseguenza. L’esperienza storica insegna che liberata, questa élite naturale reca in germe gli elementi di una nuova rinascita ebraica. In vista della realizzazione pratica della soluzione finale, l’Europa sarà spazzata da Ovest a Est. Le difficoltà di alloggiamento e altre considerazioni di politica sociale ci hanno indotto a principiare con il territorio del Reich, compreso il Protettorato di Boemia e Moravia. Gli ebrei evacuati sono dapprima alloggiati, convoglio per convoglio, in luoghi che si è convenuto chiamare ghetti di transito; di là saranno poi trasportati più lontano in direzione d’oriente.
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Lo sviluppo della situazione militare avrà un influsso preponderante sulla data in cui dovrà avere inizio ciascuna serie d’evacuazioni importanti. Per quanto concerne la soluzione finale nei territori europei sottoposti alla nostra influenza, è stato previsto che i tecnici competenti del Ministero degli Affari Esteri prendano accordi con i loro colleghi della Polizia di Sicurezza e della SD. Lo SS-Gruppenführer Hofmann ritiene che occorrerà servirsi per quanto possibile della sterilizzazione, tanto più che i mezzo-sangue, di fronte all’alternativa della sterilizzazione o dell’evacuazione, preferiranno sottoporsi alla sterilizzazione. Il Segretario di Stato Dr. Stuckart constata che la realizzazione pratica delle possibilità di soluzione che sono state indicate, in materia di matrimoni misti e di mezzo-sangue, comporterà un lavoro amministrativo dei più complessi. Per tener conto, in ogni caso, dei fatti biologici, il Segretario di Stato Stuckart propone di procedere alla sterilizzazione forzata.
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Il Segretario di Stato Dr. Buhler dichiara che il Governatore Generale sarà lieto di vedere la soluzione finale di tale questione applicarsi al Governatorato Generale, poiché il problema dei trasporti non presenta che un carattere secondario e che i problemi di mano d’opera non si opporranno all’azione. Gli ebrei dovranno essere allontanati il più presto possibile dal territorio del Governatorato Generale perché gli ebrei vi costituiscono, come portatori di germi, un considerevole pericolo. e inoltre turbano costantemente la struttura economica del Paese con il mercato nero da essi praticato senza soste. Di due milioni e mezzo di ebrei che saranno toccati da tali misure, la maggioranza è in ogni modo, inadatta al lavoro. Il Segretario di Stato Dr. Buhler dichiara inoltre che la soluzione della questione ebraica nel Governatorato Generale riguarda il Capo della Polizia di Sicurezza e della SD e che i suoi sforzi saranno sostenuti . dalle’ autorità del Governatorato Generale. Egli non chiede che una cosa: che la questione ebraica in quel paese sia risolta al più presto.
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A titolo di conclusione, il Capo della Polizia di Sicurezza e dello SD fa appello a tutti i presenti perché portino il loro aiuto e concorso nella realizzazione della soluzione del problema.
Se volete approfondire il momento in cui fu deciso con una inaudita lucidità il peggior abominio della Storia del genere umano potete farlo sfogliando le pagine del settimo volume dell’enciclopedia di Arrigo Petacco La seconda guerra mondiale nella biblioteca dell’Antica Frontiera.