Bhutan, 1983. Quinto centenario della nascita di Raffaello. Ritratto di Baldassarre Castiglione. Comore, 1983. Quinto centenario della nascita di Raffaello. Ritratto di Baldassarre Castiglione. Fujeira, 1968. Dipinti. Ritratto di Baldassarre Castiglione. | Bulgaria, 1983. Quinto centenario della nascita di Raffaello. Ritratto di Baldassarre Castiglione. Yemen, 1969. Olimpiadi della cultura 1968, Louvre. Ritratto di Baldassarre Castiglione. |
L'umanista la cui prosa è considerata una delle più alte espressioni del Rinascimento italiano nacque infatti a Casatico, nel Marchesato di Mantova, il 6 dicembre 1478. Nell'opera Il Cortegiano descrisse il tipo di perfetto gentiluomo di corte: nobile di natali e di sentimenti, elegante, cortese, prudente, coraggioso, fedele, esperto di lettere e d'arti come d'armi, aperto all'amore della bellezza spirituale adombrata nella bellezza corporea.
Il suo volto barbuto e dai penetranti occhi azzurri è stato tramandato ai posteri grazie a uno splendido ritratto che Raffaello gli fece esattamente 500 anni fa. Questo famoso dipinto ad olio, che si trova oggi nella sede di Lens del Louvre, è stato immortalato sui cinque francobolli che completano questo articolo e dei quali è possibile leggere una breve descrizione sopra.
Chi era: Baldassarre Castiglione fu intellettuale e letterato, capace diplomatico per duchi e marchesi, nunzio pontificio alla corte imperiale, uomo d’armi. In veste di ambasciatore intrattenne un fitto carteggio con personaggi importanti, oggi molto utile per comprendere i rapporti tra i potentati dell’epoca.
Che cosa fece: scrisse opere in prosa e in versi sia in latino sia in volgare contribuendo al dibattito sull’importanza della lingua, che voleva sfrondata dagli eccessivi arcaismi ma non di esclusiva matrice toscana. Nei suoi scritti cercò di raggiungere l’armonia e la bellezza attraverso la rivisitazione di modelli antichi come Platone e Cicerone. Esaltò la stagione aurea delle corti di Milano, Mantova e Urbino, nelle quali soggiornò, portandole a esempio della raffinatezza del pensiero, del gusto e del costume. Idealizzò una società cortese colta ed elegante, modello dei valori etico-politici e della fioritura artistico-letteraria della cultura umanistica, alla quale la nobiltà rinascimentale avrebbe dovuto tendere.
La sua opera emblematica: Il Cortegiano, riflessione in forma di dialogo sulle qualità ideali e gli atteggiamenti più consoni per gentiluomini e dame nei rapporti col principe(1528). Libro di risonanza, iniziò a circolare ancor prima di essere stampato.
Se volete approfondire la biografia dell’illustre letterato mantovano e l’epoca in cui visse potete farlo sfogliando il numero di Focus Storia Collection dedicato al Rinascimentonella biblioteca dell’Antica Frontiera.