Francia, 1954. 10° anniversario dello sbarco in Normandia. Canada, 1994. Il Canada nella Seconda Guerra Mondiale (sesta emissione). Lo sbarco in Normandia. | Francia, 1974. 30° anniversario dello sbarco in Normandia. USA, 1994. La Storia della Seconda Guerra Mondiale (quarta emissione in foglietto): l'anno 1944. |
Il 6 giugno 1944 ebbe inizio la parte marittima (nome in codice Overlord) di un'imponente operazione alleata della Seconda guerra mondiale, diretta dal generale statunitense Eisenhower, che aprì un secondo fronte antitedesco dopo quello in Italia. Vi presero parte circa 5.000 unità navali provenienti dall'Inghilterra, che, protette da 500 navi da guerra e dall'aviazione, sbarcarono cinque divisioni (due Usa, due britanniche e una canadese) tra la penisola del Cotentin e la foce dell'Orne, attestandovisi con successo per poi procedere alla liberazione della Francia.
Per ricordare questa fondamentale giornata della Seconda Guerra Mondiale abbiamo selezionato tutti i francobolli ad essa dedicati emessi dagli alleati nel corso degli anni. Di ognuno di essi abbiamo pubblicato l'immagine e una breve descrizione sopra.
La prima ondata d’assalto, formata da 1450 uomini in otto compagnie di fanteria e dalle squadre di addetti all’apertura dei varchi, cominciò gli sbarchi alle 06:31. C’erano sei mezzi da sbarco per ogni compagnia e ogni LCVP (Landing Craft, Vehicle, Personnel, mezzo americano per lo sbarco di truppe e veicoli) e LCA (Landing Craft Assault, mezzo britannico per lo sbarco da assalto) di solito trasportava trentun uomini più un ufficiale. Pochi LCVP sbarcarono sulla spiaggia: la maggior parte si arenò su banchi di sabbia a 50-100 metri dalla riva. Quando le rampe vennero abbassate i mezzi da sbarco furono sottoposti al fuoco di mitragliatrici e cannoni. Alcuni GI (i soldati americani, da Government Issue, articolo governativo) dovettero fare tutto il percorso con l’acqua fino alla gola e sotto un fuoco selvaggio. Alle truppe dell’ondata d’assalto era stato fornito un equipaggiamento più ricco di quello consegnato solitamente alla fanteria; comprendeva, per esempio, cariche esplosive e rifornimenti. Questo materiale complicava ulteriormente il passaggio attraverso la risacca. Esausti e con il mal di mare, i sopravvissuti guadagnarono la riva e non trovarono protezione. I previsti crateri delle bombe non c’erano e l’unica protezione sicura, i ciottoli e il frangiflutti, richiedeva una corsa di 200 metri per essere raggiunta. Molti soldati semplicemente crollarono a terra o cercarono rifugio dietro i vari ostacoli sulla spiaggia.
Le condizioni della battaglia variavano da un settore all’altro. La Compagnia G, 116° RCT, sbarcata a ovest del canalone D-3 Les Moulins, non dovette affrontare un fuoco molto intenso, poiché il fumo di sterpaglie in fiamme a causa del bombardamento navale, oscurava l’area dello sbarco. Anche parte della Compagnia F, approdata proprio di fronte al canalone D-3 Les Moulins, fu protetta dal fumo, ma le tre sezioni all’estremo lato est erano scoperte e persero la metà dei loro uomini prima di raggiungere la protezione dei ciottoli. La Compagnia A, il 116° RCT, e la Compagnia C, 2° Ranger, sbarcati più a ovest su Dog Green, di fronte al canalone D-1 Vierville, vennero massacrati da un fuoco molto intenso. Non c’era solo una concentrazione di fortificazioni nel canalone stesso, ma anche il fuoco d’infilata dai capisaldi WN72 e WN73 situati sul promontorio Pointe et Raz de la Percée sul loro fianco destro. Il primo mezzo di sbarco della Compagnia A si arenò a circa 1000 metri dalla spiaggia in acque profonde e pochi uomini riuscirono a raggiungere la riva. Un LCA fu colpito da quattro colpi di mortaio in rapida successione e fu disintegrato. Tutti gli occupanti dell’LCA del comandante della compagnia furono uccisi. Nel giro di pochi minuti, la maggior parte degli ufficiali e dei sottufficiali erano morti o feriti; la Compagnia A, 116° Fanteria, perse i due terzi dei suoi uomini. Il 1° Battaglione del 116° Reggimento fanteria perse tre dei suoi quattro comandanti e sedici ufficiali subordinati prima di raggiungere la riva. Senza capi e sotto un fuoco concentrato, i sopravvissuti si strinsero attorno a qualsiasi protezione disponibile, soprattutto gli ostacoli sulla spiaggia. Una compagnia del 2° Ranger perse trentacinque dei suoi sessantaquattro uomini prima di raggiungere la base della scogliera all’estremità est della spiaggia. (Il massacro a cui si assiste nella scena iniziale del film ‘Salvate il soldato Ryan’ descrive proprio questa situazione).
Se volete rivivere i momenti di una delle più importanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale e della più grande invasione anfibia della Storia potete farlo sfogliando i bei libri della Osprey Publishing D-DAY-I Gli sbarchi di Omaha, D-DAY-III Gli sbarchi di Sword e gli assalti aerei britannici, D-DAY-IV Gli sbarchi di Gold e Juno nella biblioteca dell’Antica Frontiera.