Marco Aurelio Antonino nacque nel 204 e nel 218 diventò imperatore a soli 14 anni acclamato dai soldati con il nome di Eliogabalo, dal dio solare di Emesa, di cui era sacerdote per tradizione di famiglia materna (attraverso la quale era imparentato con Settimio Severo). Ciò contribuì a fomentare poi la congiura che lo eliminò a Roma nel 222.
Non esistono francobolli dedicati a questo eccentrico imperatore colpito da damnatio memorie. Per ricordarlo abbiamo scelto un foglietto siriano emesso nel 2000 in occasione della Giornata mondiale del turismo. L'esemplare mostra un mosaico di Homs, l'antica Emesa romana, dove il culto del dio solare veniva celebrato.
L’8 giugno del 218, Vario Antonino Eliogabalo, a quattordici anni di età, saliva al trono. La memoria che Eliogabalo avrebbe lasciato di sé sarebbe stata tra le più tristi e lo avrebbe accostato alle immagini più tradizionali di un Caligola, di un Nerone o di un Vitellio. Il suo vero nome era Vario Avito, ma si aggiunse quello di Antonino per confermare le voci che lo volevano figlio naturale di Caracalla, e quindi prese il nome di Eliogabalo in onore del dio Elagabal, venerato a Emesa in Siria sotto forma di una pietra nera, cioè di un meteorite ritenuto caduto dal cielo. Il giovane imperatore decretò l’ingresso ufficiale in Roma del culto di Deus Invictus Sol Elagabalus e gli edificò due templi, uno dei quali sul Palatino.
Questo culto, detto più semplicemente Sol Invictus, cioè il Sole Invitto, fu posto al di sopra dei culti di tutti gli altri dèi di Roma e finì per costituire un altro dei momenti del processo che conduceva l’antica cultura pagana verso una forma religiosa monoteista. Eliogabalo dipendeva in tutto dalla madre, Giulia Soemia Bassiana, sulla quale aleggiava una pessima fama, tanto che i compagni di scuola spesso lo prendevano in giro indicando nel suo nome Vario il fatto che fosse figlio di vari padri.
Se volete approfondire la vita di quello che fu considerato uno degli imperatori più eccentrici di Roma potete farlo sfogliando il libro Storia di Roma – Dalla fondazione all’inizio del terzo millennio nella biblioteca dell’Antica Frontiera.