Nel capoluogo del Limburgo (Paesi Bassi) si concluse l'11 dicembre 1991 lo storico Consiglio europeo che avrebbe dato vita al nuovo Trattato. Nella prima giornata furono sciolti gli ultimi nodi sull'Unione economica e monetaria: entro il 1º gennaio 1999 si sarebbe avviata la terza tappa del calendario, con l'introduzione della moneta unica. Più difficile fu superare l'opposizione britannica a questa soluzione e sulle questioni sociali. Venne sancita così la clausola di opting-out attraverso la quale la Gran Bretagna avrebbe potuto rimanere nella futura Unione europea pur senza accogliere le innovazioni che il suo governo avesse rifiutato. Nasceva così per la prima volta l'idea di un'Europa a due velocità. Sul piano della PESC (politica estera e di sicurezza comune), veniva accolta la volontà futura di costituire una difesa comune e si stabiliva che sulle decisioni di politica estera generale sarebbe rimasta l'unanimità, salvo adottare la maggioranza per le “decisioni di applicazione”.
Esistono soltanto due francobolli dedicati allo storico Trattato sul quale è stata edificata l'Unione Europea. Di entrambi gli esemplari abbiamo fornito una breve descrizione sopra.
Il 9 e 10 dicembre 1991 si svolse a Maastricht (Paesi Bassi) un vertice dei Paesi della CEE che portò il 7 febbraio 1992 alla firma del «trattato dell’Unione europea».
Il trattato costituì un passo decisivo verso l’unificazione economica e politica dell’Europa; esso prevedeva infatti una serie di interventi volti ad armonizzare le legislazioni dei Paesi membri (all’atto della firma Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Gran Bretagna) e l’adozione della moneta unica europea e di una Banca centrale europea (BCE).
DISPOSIZIONI COMUNI
Articolo A
Con il presente trattato, le Alte Parti Contraenti istituiscono tra loro un’Unione europea, in appresso denominata “Unione”. Il presente trattato segna una nuova tappa nel processo di creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa, in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini. L’Unione è fondata sulle Comunità europee, integrate dalle politiche e forme di cooperazione instaurate dal presente trattato. Essa ha il compito di organizzare in modo coerente e solidale le relazioni tra gli Stati membri e tra i loro popoli.
Articolo B
L’Unione si prefigge i seguenti obiettivi:
– promuovere un progresso economico e sociale equilibrato e sostenibile, segnatamente mediante la creazione di uno spazio senza frontiere interne, il rafforzamento della coesione economica e sociale e l’instaurazione di un’unione economica e monetaria che comporti a termine una moneta unica, in conformità delle disposizioni del presente trattato;
– affermare la sua identità sulla scena internazionale, segnatamente mediante l’attuazione di una politica estera e di sicurezza comune, ivi compresa la definizione a termine di una politica di difesa comune che potrebbe successivamente, condurre ad una difesa comune;
– rafforzare la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini dei suoi Stati membri mediante l’istituzione di una cittadinanza dell’Unione;
– sviluppare una stretta cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni;
– mantenere integralmente l’acquis comunitario e svilupparlo al fine di valutare [ … ] in quale misura si renda necessario rivedere le politiche e le forme di cooperazione instaurate dal presente trattato allo scopo di garantire l’efficacia dei meccanismi e delle istituzioni comunitarie. [ … ]
Articolo C
L’Unione dispone di un quadro istituzionale unico che assicura la coerenza e la continuità delle azioni svolte per il perseguimento dei suoi obiettivi, rispettando e sviluppando nel contempo l’acquis comunitario.
L’Unione assicura in particolare la coerenza globale della sua azione esterna nell’ambito delle politiche in materia di relazioni esterne, di sicurezza, di economia e di sviluppo. Il Consiglio e la Commissione hanno la responsabilità di garantire tale coerenza. Essi provvedono, nell’ambito delle rispettive competenze, ad attuare dette politiche.
Il Consiglio europeo dà all’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici generali.
Il Consiglio Europeo riunisce i Capi di Stato o di governo degli Stati membri nonché il Presidente della Commissione. Essi sono assistiti dai ministri incaricati degli Affari esteri degli Stati membri e da un membro della Commissione. Il Consiglio europeo si riunisce almeno due volte l’anno sotto la Presidenza del Capo di Stato o di Governo dello Stato membro che esercita la Presidenza del Consiglio. [ … ]
Articolo E
Il Parlamento europeo, il Consiglio, la Commissione e la Corte di giustizia esercitano le loro attribuzioni alle condizioni e ai fini previsti, da un lato, dalle disposizioni dei trattati che istituiscono le Comunità europee, nonché dalle disposizioni dei successivi trattati e atti recanti modifiche o integrazioni delle stesse e, dall’altro, dalle altre disposizioni del presente trattato.
Articolo F
l. L’Unione rispetta l’identità nazionale dei suoi Stati membri, i cui sistemi di governo si fondano sui principi democratici.
2. L’Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali [ … ]
3. L’Unione si dota dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi [ … ]
Se volete approfondire le tappe della lunga e importante vicenda comunitaria che due mesi fa è stata coronata dal conferimento all’Unione Europea del premio Nobel per la pacepotete farlo sfogliando il 14° volume de La Storia – Dalla guerra fredda alla dissoluzione dell’Urss nella biblioteca dell’Antica Frontiera.