Scomparso a Roma il 30 ottobre 1961, oltre che economista, politico e giornalista, fu anche il secondo Presidente della Repubblica Italiana. Intellettuale ed economista di fama mondiale, Luigi Einaudi è considerato uno dei padri della Repubblica. Suo figlio, Giulio, fondò la famosa casa editrice che porta il suo nome.
Le poste italiane hanno ricordato la figura del grande intellettuale e politico liberale tre volte.
La prima nel 1974, con un francobollo verde da 50 lire, in occasione del centenario della sua nascita.
Nel 1976 fu la volta della serie di due valori dedicata al trentennale della Repubblica. Nell'esemplare da 150 lire il volto di Einaudi compare insieme a quelli degli altri cinque Presidenti (De Nicola, Gronchi, Segni, Saragat e Leone) eletti fino a quel momento.
L'ultimo francobollo, da 60 centesimi di euro, è stato emesso nel 2012. La vignetta raffigura, in primo piano, un ritratto di Luigi Einaudi e, sullo sfondo, il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica.
Luigi Einaudi, primo capo dello Stato eletto dal parlamento repubblicano, era nato a Carrù (Cn) il 24 marzo 1874. Laureato in legge, dal 1902 insegnò all’Università di Torino, quindi alla Bocconi e al Politecnico milanese. Nell’ottobre 1919 Francesco Saverio Nitti lo nominò senatore del regno. Collaboratore del “Corriere della sera», lasciò la testata quando il fascismo costrinse al ritiro la direzione Albertini. Dal 1908 al 1935 diresse il mensile “La Riforma sociale», anch’essa chiusa dal regime, e quindi la “Rivista di storia economica». Dopo il 25 luglio 1943 divenne rettore a Torino, e riprese a collaborare al “Corriere». L’8 settembre riparò in Svizzera, dove l’Università di Ginevra gli offrì una cattedra. Rientrato in Italia, fu governatore della Banca d’Italia dal 5 gennaio 1945. Eletto alla costituente nelle fila del PLI e divenuto ministro, fu artefice della politica economica e della stretta creditizia del quarto governo De Gasperi, prima di essere eletto al Quirinale (11 maggio 1948). Morì a Roma il 30 ottobre 1961.
Se volete approfondire la vita di Luigi Einaudi potete farlo sfogliando le pagine del 21° volume de La Storia d’Italia – La seconda guerra mondiale e il dopoguerra nella biblioteca dell’Antica Frontiera.