Il Regno Unito non ha mai rappresentato sui propri francobolli la figura del controverso condottiero inglese, l'unico nella Storia britannica che riuscì ad abbattere la monarchia stabilendo una repubblica da lui governata con il titolo di Lord Protettore.
Vi sono comunque tre emissioni che ricordano da varie prospettive il sanguinoso periodo della guerra civile (1642-1651).
La prima, del 1992, è una bella serie di quattro valori dedicata al 350° anniversario dello scoppio del conflitto combattuto tra le forze del Re e quelle del Parlamento guidate da Lord Cromwell. I francobolli mostrano quattro soldati, rispettivamente un picchiere (24 pence), un tamburino (28 pence), un moschettiere (33 pence) e un portabandiera (39 pence).
Nel 1999 le poste britanniche dedicarono uno dei quattro esemplari della decima serie di fine millennio riguardante gli eventi militari - quello da 26 pence - a un soldato realista della guerra civile.
L'ultima emissione legata al tema odierno è quella del 2010 dedicata all'epoca degli Stuart. Il secondo valore della serie di quattro esemplari celebra la decisiva battaglia di Naseby combattuta il 14 giugno 1645, in cui le forze realiste guidate dal principe Rupert e dal re Carlo I Stuart vennero totalmente sopraffatte dall'esercito parlamentare guidato da Oliver Cromwell e Thomas Fairfax. Quest'ultimo, in armatura e a cavallo, è rappresentato sul francobollo da 60 pence.
Figlio di Robert e di Elizabeth Steward, Oliver Cromwell (1599-1658) studiò dapprima nella sua cittadina natale, Huntingdon, poi a Cambridge al Sidney Sussex College, dov’era largamente diffuso il puritanesimo. Interruppe gli studi a causa della morte del padre (1617), e dovette rientrare nella fattoria di famiglia. Nel 1628 fu eletto deputato al parlamento.
Negli anni seguenti pervenne a un orientamento politico e religioso puritano, tanto che nel 1631 pensò di emigrare in America, vendendo tutti i suoi beni, ma poi rinunciò.
Dopo il periodo in cui Carlo I governò senza il parlamento (1629-1640), nel 1640 Cromwell entrò alla camera dei comuni. Nel long parliament (il “lungo parlamento”) si distinse come uno dei capi degli “indipendenti”, l’ala puritana estrema. Dopo lo scoppio della guerra civile (1642) rivelò le sue doti di capo militare. Organizzò dapprima un corpo di cavalleria (ironsides, “fianchi di ferro”), poi un regolare esercito (New Model Army) e alla testa di questo sconfisse ripetutamente le forze realiste fino alla vittoria di Naseby (1645), dove il re Carlo I fu fatto prigioniero. A questo punto, cominciarono i dissidi tra i vincitori: l’esercito da un lato, in cui erano penetrate tendenze estremistiche, e il parlamento dall’altro, in cui prevalevano i presbiteriani, di orientamento monarchico. Cromwell, contrario a ogni rivendicazione che potesse mettere in difficoltà la gestione alto borghese del potere, epurò l’esercito ed eliminò dal parlamento i presbiteriani e quanti ancora sostenevano la monarchia; quindi sottopose a processo Carlo I che fu condannato a morte e giustiziato (il 30 gennaio 1649) come “tiranno, traditore, omicida e nemico della comunità”.
Nei quattro anni successivi governò con l’aiuto del rump parliament (il “parlamento tronco”), come si chiamò il gruppo residuo di parlamentari, e di un consiglio di Stato, preoccupandosi di soffocare la rivolta irlandese e un tentativo realista in Scozia, dove, alla notizia del supplizio del re, era stato proclamato nuovo sovrano il figlio Carlo II. Cromwell domò con spietata energia l’insurrezione dell’Irlanda (1649), instaurando nel Paese un regime di terrore, e vinse anche la Scozia in rivolta; sconfisse poi definitivamente i realisti guidati da Carlo, figlio di Carlo I, a Worcester. Per quanto riguarda l’organizzazione interna, fu abolita la camera dei lord e furono tolti ai nobili molti privilegi, furono soppressi alcuni diritti feudali nelle campagne ed eliminate le restrizioni al diritto di proprietà (provvedimenti che favorirono l’investimento di capitali in agricoltura), fu modificato il sistema fiscale a favore dell’investimento di capitali anziché della rendita fondiaria, furono favorite iniziative commerciali e coloniali. Il primato della marina inglese fu assicurato mediante l’Atto di navigazione del 1651, che garantiva condizioni d’assoluto privilegio al commercio inglese sui mercati dell’Inghilterra e delle sue colonie.
L’Atto di navigazione danneggiava soprattutto l’Olanda, colpevole d’aver dato asilo a Carlo II. La tensione sfociò nella prima guerra anglo-olandese (1652-1654), da cui l’Inghilterra uscì vittoriosa. L’altro grande avversario fu la Spagna, combattuta sui mari, nelle colonie e in Europa; anche con la Francia le relazioni furono inizialmente tese, ma nel 1657 fu stretta un’alleanza in funzione antispagnola.
Di fronte alle difficoltà interne, Cromwell instaurò un governo personale, proclamandosi lord protettore d’Inghilterra, Scozia e Irlanda e sciogliendo nel 1653 il rump parliament; in seguito sciolse, per la loro ostilità, anche il primo e il secondo parlamento del protettorato (1653 e 1655). Nel 1657 furono presentate una Remonstrance e la Petition and Advice, con la quale veniva offerta la corona a Cromwell; tuttavia non accettò, mantenendo il titolo di lord protettore e il comando dell’esercito fino alla morte (1658). Fu sepolto nell’abbazia di Westminster, ma dopo la restaurazione (1660) il suo corpo venne esumato e impiccato a Tyburn.
Se volete approfondire la vita di Oliver Cromwell potete farlo sfogliando l’8° volume de La Storia – Il Seicento: l’età dell’assolutismo nella biblioteca dell’Antica Frontiera.