Il politico, storico e giornalista britannico Winston Leonard Spencer Churchill nacque a Woodstock, nella contea inglese dell’Oxfordshire, il 30 novembre 1874, in una famiglia dell'alta aristocrazia.
Ufficiale di cavalleria, servì in India, in Sudan e partecipò alla guerra anglo-boera in Sudafrica. Tornato in Inghilterra, venne eletto deputato conservatore e nel 1906 fu nominato sottosegretario alle Colonie. Successivamente fu ministro del Commercio e degli Interni, fino a quando nel 1911 assunse la carica di primo lord dell'Ammiragliato. La sua prestigiosa carriera subì una battuta d'arresto nel 1915, durante la Prima guerra mondiale, con la conclusione disastrosa della spedizione nei Dardanelli ‒ da lui patrocinata ‒ contro la Turchia. La sua stella ricominciò a brillare negli anni Trenta, quando comprese che le politiche aggressive ed espansionistiche della Germania nazista sarebbero diventate un pericolo per il mondo intero. Scoppiata la Seconda guerra mondiale nel settembre 1939, Churchill fu nominato primo ministro nel maggio 1940, al momento della disfatta della Francia. La sua parola d'ordine divenne: guerra fino alla sconfitta finale delle potenze fasciste. La nazione, le cui sorti furono decisamente risollevate dopo l'ingresso in guerra nel 1941 dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti, si raccolse intorno al grande leader, che nemmeno nei momenti più bui della battaglia d'Inghilterra dubitò mai della vittoria finale.
Winston Churchill non fu solo uno dei maggiori artefici della totale e definitiva sconfitta del nazismo, ma fu anche un bravo e raffinato scrittore. Tra le sue maggiori opere vi furono La seconda guerra mondiale (1948-51), per cui ricevette nel 1953 il premio Nobel per la letteratura, e la Storia dei popoli di lingua inglese (1956-58). Morì a Londra nel 1965.
Per onorare la memoria di questo grandissimo uomo Filatelia e Storia ha deciso di riproporre, dopo il post del 30 novembre che commemorava l'anniversario della nascita di Winston Churchill, gli ultimi due francobolli che il Regno Unito gli ha dedicato e che sono strettamente collegati al post di oggi. Di entrambi abbiamo pubblicato sopra la relativa immagine corredata di didascalia.
“Il Parlamento approva la formazione di un governo che rappresenta l’unità e l’inflessibile determinazione della nazione di proseguire la guerra con la Germania fino ad una conclusione vittoriosa”.
Formare un’amministrazione di questa entità e complessità è in se stesso un compito difficile. Ma noi siamo nella fase preliminare di una delle più grandi battaglie della storia.
Siamo in azione in molti altri punti — in Norvegia e in Olanda — e dobbiamo essere pronti nel Mediterraneo. La battaglia dell’aria è in corso e molti altri preparativi devono essere predisposti qui in patria.
In questa crisi penso di dover essere scusato se oggi non mi rivolgo al Parlamento in modo esteso, e spero che i miei amici e colleghi o i precedenti colleghi che sono coinvolti nella ricostruzione politica, concederanno tutte le attenuanti per ogni carenza cerimoniale con la quale è stato necessario agire.
Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza.
Voi chiedete: qual è la nostra linea politica? Io rispondo: fare la guerra per terra, mare, aria. Guerra con tutta la nostra potenza e tutta la forza che Dio ci ha dato, e fare la guerra contro una mostruosa tirannia insuperata nell’oscuro e doloroso catalogo del crimine umano. Questa è la nostra linea politica.
Voi chiedete: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una parola. E’ la vittoria. Vittoria a tutti i costi, vittoria malgrado qualunque terrore, vittoria per quanto lunga e dura possa essere la strada, perché senza vittoria non c’è sopravvivenza.
Che sia chiaro. Nessuna sopravvivenza per l’Impero britannico, nessuna sopravvivenza per tutto ciò su cui l’Impero britannico si è retto. Nessuna sopravvivenza per l’anelito, la forza motrice dei tempi, che l’umanità muova avanti verso il suo traguardo.
Assumo il mio incarico con slancio e speranza. Sono sicuro che i popoli non permetteranno che la nostra causa sia sconfitta. In questo frangente, in questo momento, mi sento in diritto di chiedere l’aiuto di tutti e di dire: “venite dunque, andiamo avanti assieme con le nostre forze unite”.
Questo è il celebre discorso che Winston Churchill tenne alla Camera dei Comuni il 13 maggio 1940. Nella biblioteca dell’Antica Frontiera potete trovare molti testi dedicati alla biografia dello statista britannico e agli avvenimenti della seconda guerra mondiale.