SchedaNome completo Repubblica Popolare Democratica di Corea
Nome ufficiale 조선민주주의인민공화국 Chosŏn Minjujuŭi Inmin Konghwaguk Lingue ufficiali Coreano Capitale Pyongyang (3.255.000 ab. / 2008) Forma di governo Stato totalitario socialista Presidente Kim Il-sung (de iure) Kim Jong-un (de facto) Primo ministro Pak Pong-ju Indipendenza Dal Giappone, 15 agosto 1945 Ingresso nell'ONU 17 settembre 1991 Superficie totale 120.540 km² (100º) % delle acque 0,1% Popolazione totale 24.052.231 ab. (2012) (48º) Densità 198,3 ab./km² Tasso di crescita 0,535% (2012) Nome degli abitanti Nordcoreani Continente Asia Confini Corea del Sud, Cina, Russia Fuso orario UTC +8:30 Valuta Won nordcoreano PIL (nominale) 28 000 milioni di $ (2009) PIL pro capite (nominale) 583 $ (2014) PIL (PPA) 40 000 milioni di $ (2011) PIL pro capite (PPA) 1 800[4] $ (2011) ISU (1998) 0.766 (alto) (76º) Fecondità 2,0 (2011) Codici ISO 3166 KP, PRK, 408 TLD .kp Prefisso tel. +850 Sigla autom. DVRK Inno nazionale Aegukka Festa nazionale 9 settembre |
La Storia attraverso la filateliaNel 1885 - quando nasce il suo primo francobollo - la Corea si presenta come un Regno a sé, in una parte dell'Asia non ancora tormentata dalle bufere che l'avrebbero poi scissa, nella seconda metà del 1900, modificandone di molto la carta geografica.
Sono gli ultimi decenni di una dinastia che vanta nel mondo un primato invidiabile di durata. E' la dinastia Yi, che regna dal 1392 e che guiderà le sorti della Corea fino al 1910. Un lunghissimo governo, dunque, che affonda le radici nella prerinascenza e consegna il Paese alla travagliata epoca contemporanea dopo aver conosciuto gli splendori di un rinascimento che rappresentò il vertice degli sviluppi economici e culturali della Corea. L'Occidente scoprì in ritardo che molte sue "invenzioni'' erano già state anticipate in questo lontano e sconosciuto lembo di Asia: duecento anni prima di Gutenberg, nel 1234, in Corea stampavano già con caratteri mobili, in metallo; un pluviometro durante il regno di Sejong il Grande (1419-1450) testimoniava di un avanzato livello degli studi scientifici; una nave da guerra corazzata solcava il Mare del Giappone, costruita dall'ammiraglio coreano Yi Sum-sin nella seconda metà del 1500. Per non parlare dell'arte, le cui prime splendide testimonianze risalgono ai secoli pre-cristiani e che raggiunse a più riprese e sotto diversi regni momenti di grande fioritura. Si scoprono ancora oggi sempre nuove testimonianze, come ad esempio nei pressi di Pyongyang dove dalle costruzioni sepolcrali dei "secoli oscuri" (dal 100 al 500 d.C.) continuano ad estrarsi capolavori d'arte che rappresentano, tra l'altro, anelli di congiunzione tra le culture cinese e coreana. E' tutta una eredità culturale che finisce, prima o poi, di riflettersi anche nei francobolli, insieme ai miti delle origini - il figlio della divinità creatrice che tramuta un'orsa in donna e con lei genera Tan-gun il quale, costruito un altare sull'isola Kanghwa, governa il popolo per ben dodici secoli insegnandogli il vivere civile - alle tradizioni popolari, ai culti religiosi. Il regno di Corea ha una decina di francobolli in tutto, alquanto stilizzati, sino a che non si trasforma pretenziosamente in Impero che, anche nei valori postali di uso corrente, sembra volersi avvicinare al Giappone, quasi ricalcandone lo stile. In effetti, il secolo nuovo comincia proprio con l'occupazione di questo Paese da parte delle forze nipponiche e l'avvenimento ha una eco in pochi francobolli soprastampati. Poi avviene la spaccatura che, di fatto, sussiste fino ai giorni nostri e che pare sia insanabile: Corea del Nord da un lato, Corea del Sud dall'altro. La prima subisce, già al suo sorgere, l'influenza sovietica, che si manifesta nel 1946 con pochi esemplari. Trasformata in "Repubblica Popolare", nel 1948, alterna bandiere, decorazioni militari, simboli, soldati, in valori che alla maggior parte dei collezionisti non possono sembrare suggestivi. La propaganda politica è preponderante su qualsiasi altro motivo e l'accostamento fra l'esercito, gli operai e i contadini è uno degli elementi che più compaiono nel francobolli, insieme al tema ricorrente della gloventù; archi di trionfo, slogan, trattori, operai al tornio o in miniera, dovrebbero dare l'immagine del Paese in questa sua fase di industrializzazione socialista. Solo nel 1959 una serie onora militari e strateghi insieme ad artisti, ma è un'emissione che non appaga l'occhio e che potrebbe anche passare inosservata. Dopo una apparizione di Kim-Il-Sung, considerato dai coreani del nord il "padre della patria", sembra che la Corea settentrionale imbocchi una via che la avvicina a molti altri Paesi con una serie ispirata alla fauna, nel 1959, e una che raffigura danze popolari e che si ricollega quindi al folclore locale. Anche la conquista dello spazio è ricordata (lancio dello Sputnik IV) nel 1961 e più tardi, nel 1962, verrà celebrato anche il cosmonauta Titov. Lenin e Marx fanno la loro comparsa, come negli esemplari di quasi tutte le altre Repubbliche Popolari Socialiste del mondo, ma, accanto all'esaltazione della industria e della tecnica, è sempre Kim-Il-Sung ad avere la meglio: occupa un posto qui paragonabile solo a quello che Mao ebbe in Cina. Alcuni motivi dedicati allo sport cambiano lo stile di un Paese che rimane però profondamente ancorato alle sue origini e che non fa molto per inserirsi, anche con i francobolli, fra le altre nazioni del mondo; resta chiuso in sé, con i suoi problemi, una realtà difficilmente afferrabile per l'osservatore occidentale. Nell'immagine in alto una rara serie del 1965 dedicata alla bachicoltura. |
Cronologia668-918 d.C. La Corea è unificata dal regno di Silla
1232-1368 I Mongoli dominano sulla penisola 1592 Invasione da parte dei Giapponesi 1637 Il regno coreano diviene vassallo dell'Impero Cinese dei Ch'ing 1876 Trattato col Giappone: contratti con le grandi potenze occidentali; conflitto cino-giapponese 1895 La Cina riconosce l'indipendenza della Corea 1910 La Corea diventa una colonia nipponica 1945 I Russi occupano la zona a nord del 38° parallelo, gli Americani quella a sud 1948 Proclamazione della Repubblica di Corea nel Sud e della Repubblica Popolare di Corea al Nord. USA e URSS ritirano le loro truppe. 1950 Inizio della guerra 1953 Armistizio di Panmunjeon che sanziona la divisione della Corea in due stati 1972-1973 Trattative diplomatiche tra Corea del Sud e Corea del Nord 1974 Il dialogo è interrotto 1979 Nuovi negoziati di pace 1980 La Corea del Nord propone la costituzione di una repubblica federale democratica di Koryo sulla base di un'autonomia regionale 1983 La Corea del Sud accusa la Corea del Nord di aver organizzato un attentato con una bomba a Rangoon (attualmente Yangon, in Birmania) 1984 La Corea del Nord versa un aiuto di 12 milioni di dollari alle vittime di inondazioni in Corea del Sud 1993 La Corea del Nord lancia un missile Rodong che termina la sua corsa nel mar del Giappone. Comincia la crisi nucleare che perdura fino ad oggi 1994 Morte di Kim Il-sung. La Corea del Nord osserva un lutto nazionale di tre anni fino al 1997, corrispondente alla durata del lutto per il padre nella società coreana tradizionale. Kim Jong-il succede a suo padre come principale dirigente della Corea del Nord 1994-1998 Una grave carestia colpisce la Corea del Nord provocando diverse centinaia di migliaia di morti. Nel 1995 viene chiesto un aiuto umanitario internazionale 2000 Su iniziativa del presidente della Corea del Sud Kim Dae-jung (che gli vale il premio Nobel per la pace), viene firmata a Pyongyang la dichiarazione comune Nord-Sud tra i due dirigenti coreani in vista di una riunificazione della Corea in uno Stato indipendente e pacifico 2004 Una grave catastrofe ferroviaria fa almeno 161 morti e una zona di 800 metri di raggio viene rasa al suolo dall'esplosione nella città di Ryongchon 2006 La Corea del Nord lancia sette missili balistici, scatenando con ciò una situazione di tensione internazionale, che si aggrava con il primo test nucleare sotterraneo nordcoreano e determina una condanna da parte dell'intera comunità internazionale (compresa la Cina, principale alleato della Corea del Nord), con la conseguente adozione di sanzioni economiche 2007 La Corea del Nord accetta di smantellare i suoi impianti nucleari e di consentire agli ispettori internazionali dell'AIEA di entrare nel paese, in cambio di circa 400 milioni di dollari in petrolio e aiuti. Per la prima volta in cinquantasei anni vengono ripristinati i collegamenti ferroviari tra la Corea del Nord e la Corea del Sud 2009 La Corea del Nord riprende i test balistici e abbandona i colloqui per il disarmo: dopo aver espulso gli ispettori dell'ONU annuncia la ripresa del programma nucleare 2011 Proteste popolari represse dalla polizia. Nel mese di dicembre Kim Jong-il muore per un infarto e viene subito acclamato successore il suo terzogenito ventottenne Kim Jong-un 2012 Celebrazioni solenni del centenario della nascita del "presidente eterno" Kim il sung 2013 Il regime nordcoreano annuncia la proclamazione dello stato di guerra con la Corea del Sud. Lo stato maggiore dell'esercito minaccia il via libera a un attacco nucleare contro gli Stati Uniti in caso di aggressione 2017 In seguito all'elezione di Donald Trump a presidente degli USA la tensione aumenta. Si intensificano i lanci di missili e le esercitazioni militari da parte della Corea del Nord. Gravi reazioni internazionali e dura condanna da parte dell'ONU |