SchedaNome completo Repubblica dell'Ecuador
Nome ufficiale República del Ecuador Lingue ufficiali spagnolo; quechua Capitale Quito (2.215.820 ab. / 2010) Forma di governo Repubblica presidenziale Presidente Rafael Correa Indipendenza Dalla Spagna nel 1822 Ingresso nell'ONU 21 dicembre 1945 Superficie totale 283.561 km² (74º) % delle acque 2,37% Popolazione totale 15.444.634 (Cens. 2010) 15.866.664 ab. (2014) (66º) Densità 54 ab./km² Tasso di crescita 1,419% (2012) Nome degli abitanti Ecuadoriani, ecuatoriani, ecuadorégni; anche nelle corrispondenti forme con la Q Continente America meridionale Confini Colombia, Perù Fuso orario UTC -5, -6 (Galápagos) Valuta Dollaro statunitense PIL (nominale) 84 040 milioni di $ (2012) (64º) PIL pro capite (nominale) 5 743 $ (2012) (92º) PIL (PPA) 149 484 milioni di $ (2012) (61º) PIL pro capite (PPA) 10 215 $ (2012) (89º) ISU (2011) 0,720 (alto) (83º) Fecondità 2,4 (2011) Consumo energetico 0,60 kWh/ab. anno Codici ISO 3166 EC, ECU, 218 TLD .ec Prefisso tel. +593 Sigla autom. EC Inno nazionale Salve, oh Patria Festa nazionale 10 agosto |
La Storia attraverso la filateliaIl territorio ecuadoriano venne abitato anticamente, secondo una tradizione locale, dai Quitu, adoratori del Sole e della Luna, imbalsamatori dei morti. Numerose popolazioni, di cui restano molte interessanti sculture in pietra, si avvicendarono poi sul territorio. Gli ultimi dominatori, prima dei bianchi, furono gli Incas. Dalla metà del XVI secolo si ebbe la dominazione spagnola e presidenti nominati dal governo spagnolo si susseguirono fino al 1822 quando, a seguito del movimento insurrezionale iniziato nel 1809 e per merito del generale Sucre, l'Ecuador fu proclamato libero dalla Spagna e incorporato nella Colombia. Nel 1830 si staccò dalla Colombia e proclamò l'indipendenza nazionale.
Lo stemma dell'Ecuador è il solo tema che si presenta nei francobolli dal 1865, data della prima emissione ecuadoriana, al 1896, quando le effigi di Vicente Roca, Diego Noboa, José Olmedo e del generale Juan Francisco Elizande illustrano sette valori che ricordano i ''Colpi di stato liberali del 1845''. Nel 1909 viene emessa la prima serie dedicata alle ferrovie locali per celebrare l'inaugurazione della linea Guayalquil-Quito. Il problema dei trasporti rimarrà sempre un nodo da risolvere per l'Ecuador e ancor oggi la rete ferroviaria -circa 1.000 Km - è insufficiente per uno sviluppo armonico del Paese. L'apertura della stazione di Otavolo è salutata con sei valori soprastampati nel 1928: due anni prima sempre una simpatica sovrastampa, che mostrava una locomotiva sbuffante, aveva celebrato l'entrata in funzione del tronco ferroviario Quito-Asmeraldas. Grandi sono state le difficoltà superate principalmente in considerazione dell'altitudine media del terreno. Tredici francobolli del 1930 ricordano il ''Centenario della proclamazione della Repubblica''; le vignette mostrano alcune belle vedute dell'Ecuador, i ritratti dei Padri della Patria'' e il monumento a Simon Bolivar. Le più alte vette del Paese sono il tema di una serie ordinaria degli anni 1934-35 e le isole Galapagos, che fanno parte dell'Ecuador, sono ricordate l'anno seguente in una serie che ricorda il ''Centenario della visita di Charles Darwin alle isole Galapagos''. Innocue iguane dall'aspetto di animali preistorici e le caratteristiche tartarughe giganti danno una visione quanto mai affascinante delle isole. Anche se la maggioranza della popolazione è formata da amerindi e meticci che parlano principalmente quechua, l'antica lingua inca, e vari dialetti amazzonici, la lingua ufficiale è lo spagnolo ed è comprensibile come le poste ecuadoriane celebrino nel 1949 il ''4° Centenario della nascita di Miguel de Cervantes'', il creatore del Don Chisciotte, il romanzo nazionale della letteratura iberica. Il Paese cerca nel secondo dopoguerra di superare lo stato di arretratezza economica e culturale in cui versa, procedendo anche nella campagna di alfabetizzazione dei giovani e degli adulti. Nel 1946 sei francobolli ricordano ''Lo sviluppo dell'istruzione degli adulti'', tema che sarà ripreso in seguito dalle poste ecuadoriane. Per favorire lo sviluppo economico si punta anche sul turismo. Il Paese è ricco di attrattive e, negli anni 1954-57, due serie ''Turistiche'' mettono in risalto alcune fra le molte bellezze naturali. Il turismo richiede vie di comunicazione adeguate e si rinnovano gli sforzi per potenziare la rete ferroviaria: nel 1956 s'inaugura il tronco Quito-Ibarra-San Lorenzo e l'evento è salutato da un'emissione di dieci valori. L'apertura dell'autostrada Loja-Zamora è il tema di un francobollo da 60 centesimi della serie del 1961 emessa per ricordare le opere pubbliche costruite nell'ultimo periodo. Anche lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo riceve nel decennio 1960-70 un vigoroso impulso, così come sono modernizzate le piantagioni di banane e caffè, principali risorse dell'agricoltura locale. L'avvenire del Paese è comunque principalmente legato alla scoperta di ricchi giacimenti petroliferi nell'Oriente. Ampio e degno di interesse il settore filatelico della posta aerea; eminentemente speculativi, invece, i molti blocchi foglietto emessi dalle poste ecuadoriane negli anni Settanta. Nella foto sopra la bella serie del 1967 dedicata alle Madonne. I sei valori riproducono rispettivamente capolavori di Guido Reni, Jan van Hemessen, Hans Memling, Albrecht Dürer, Raffaello e Bartolomé Murillo. |
CronologiaXV sec. L'Ecuador fa parte del l'impero incaico
1563 Filippo Il di Spagna istituisce la ''Real Audiencia" d Quito, che fa parte del Vice reame del Perù 1717 Viene unita al Vicereame di Nuova Grenada 1822 Antonio José de Sucre, eroe della resistenza ecuadoriana, sconfigge gli Spagnoli a Pichincha. L’Ecuador è nominato indipendente nell'ambito della Repubblica della Grande Colombia 1830 Viene creata la repubblica dell’Ecuador: fino al 1845 si alternano come presidenti J.J. Flores e V. Rocafuerte 1860-95 Con G.G. Moreno il regime è in mano ai clericali 1895 E. Alfaro porta i liberali al potere 1940 Guerra col Perù; Quito deve cedere territori amazzonici 1944 J.M. Velasco lbarra con una rivolta sale al potere e per trent'anni vi rimane, nonostante cinque colpi di stato 1972 Il gen. G. Rodriguez Lara forma un governo di tecnici 1976 È a capo del governo una giunta militare composta dai comandanti dell'esercito Arcentales, Franco, Burbano (presidente) 1979 R. Aguilera e O. Hurtado assumono la presidenza e la vicepresidenza della Repubblica 1981 Ecuador e Perù riaprono una disputa ormai secolare per alcune zone di confine che entrambi i paesi rivendicano. Il rischio di una guerra viene scongiurato dall'intervento della OEA (Organizzazione degli Stati Americani). Il presidente R. Aguilera muore per una misteriosa esplosione dell'aereo sul quale viaggiava 1984 León Febres Cordero è il nuovo presidente dell'Ecuador 1988 Le elezioni presidenziali vengono vinte dal socialdemocratico Rodrigo Borja Cevallos 1992 Sotto la presidenza del conservatore Sixto Durán Ballén l'Ecuador si distacca dall'OPEC 1995 Scoppia l'ennesimo conflitto con il Perù, conosciuto come Guerra del Cenepa 1998 Il conflitto con il Perù si conclude con l'Atto di Brasilia, firmato dal presidente peruviano Alberto Fujimori e dal suo collega ecuadoriano Jamil Mahuad. L'Ecuador rinuncia alle zone di Tumbes, Jaén e Maynas, in cambio dell'accesso all'Amazzonia, al diritto di navigazione, a due zone franche e a due parchi naturali nella zona del conflitto 2000 Una grave crisi economica e finanziaria porta alla dollarizzazione e alla scomparsa del Sucre ecuadoriano 2007 L'Ecuador è il primo Paese della regione a formare un proprio programma spaziale senza l'aiuto delle potenze straniere (Agenzia Spaziale Civile Ecuadoriana) 2010 Migliaia di poliziotti occupano caserme e luoghi pubblici, dando luogo ad una violenta protesta contro i tagli agli stipendi e ai benefit stabiliti dal presidente Rafael Correa nell'ambito di una riforma economica e fiscale. Viene dichiarato lo stato d'emergenza per una settimana. Al termine della rivolta il conteggio delle vittime sarà di 8 morti e 274 feriti |