SchedaNome completo Repubblica Islamica dell'Iran
Nome ufficiale جمهوری اسلامی ایران Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān Lingue ufficiali Persiano Capitale Teheran (8.429.807 ab. / 2010) Forma di governo Repubblica islamica presidenziale teocratica Guida suprema Ali Khamenei Presidente Hassan Rouhani Ingresso nell'ONU 24 ottobre 1945 (Membro fondatore) Superficie totale 1.648.195 km² (18º) % delle acque 0,7% Popolazione totale 77 176 930 ab. (2013) (16º) Densità 48 ab./km² Tasso di crescita 1,247% (2012) Nome degli abitanti Iraniani Continente Asia Confini Afghanistan, Armenia, Azerbaigian, Iraq, Nagorno-Karabakh (territorio conteso), Pakistan, Turchia, Turkmenistan Fuso orario UTC +3:30 Valuta Riyal iraniano PIL (nominale) 548 590 milioni di $ (2012) (21º) PIL pro capite (nominale) 7 207 $ (2012) (78º) PIL (PPA) 988 437 milioni di $ (2012) (17º) PIL pro capite (PPA) 12 986 $ (2012) (75º) ISU (2011) 0,707 (alto) (88º) Fecondità 1,7 (2010) Codici ISO 3166 IR, IRN, 364 TLD .ir Prefisso tel. +98 Sigla autom. IR Inno nazionale Sorud-e Melli-e Iran Festa nazionale 11 febbraio |
La Storia attraverso la filateliaLa Repubblica islamica di Roullah Khomeini e di Bani Sadr si chiamò per secoli Persia e, dal 22 marzo 1935, Iran. Nella Persia preislamica del millennio a.C. i primi insediamenti della stirpe iranica si ebbero con i Medi, che demolirono l'impero assiro e distrussero Ninive, infine con i Persiani Achemenidi, che si impadronirono di gran parte del mondo antico, Egitto compreso.
Ma quando Alessandro Magno sconfisse Dario III, la decadenza era già avviata. Con l'invasione degli Arabi (642 d.C.), lo stravolgimento culturale, religioso e civile trasforma il Paese nel centro più vitale dell'Islam. All'epoca dei primi francobolli (1868-70) regnano in Persia i Cagiari, al potere dal 1794. Dal 1876 al 1894 la filatelia porta l'immagine del Cagiaro Nasir ad-Din (1848-96) assieme al Leone persiano. Nasir viene assassinato: il regno passa a Muzaffar ad-Din (1896-1907), che ''inventa'' la costituzione e il Maglis, cioè il parlamento, ma non riesce a domare le rivolte. Il penultimo della dinastia, Mohammed Ali, scioglie il Maglis, ma è sbalzato dal trono un anno e mezzo dopo; come Muzaffar, però, trova il tempo di farsi immortalare nei francobolli. La pesante eredità cade sul giovanissimo Ahmed, come si può vedere dai 20 valori del 1911-13. Egli è incoronato il 24 aprile 1915 e la serie che celebra l'evento mostra anche il trono di Dario l e le rovine di Persepoli. Ritroviamo Ahmed in una serie del 1925 quando il Paese è, di fatto, un protettorato britannico e scorre il sangue tra gruppi etnici tanto diversi. La fazione più forte porta alla ribalta un brillante ufficiale dei cosacchi persiani, Reza Khan, ed è lui che spodesta l’ultimo Cagiaro, rispolverando l'Impero di Persia. Sul trono del Pavone sale la dinastia Pahlavi. Dopo circa 15 anni, il volto dello scià è su tutti i francobolli. Secondo conflitto mondiale: l’Iran è neutrale, ma lo scià è accusato di avere frequenti contatti con i Tedeschi, il che produce un intervento anglo-sovietico. L'imperatore abdica in favore del figlio Reza Pahlavi e muore nel 1944 a Johannesburg. Dal 1942 al 1946 il Paese è sotto il controllo delle due potenze. Fino alla soglia degli anni Cinquanta la filatelia si popola dei ritratti del giovane scià e, di tanto in tanto, delle vestigia dell'antica Persia. Con Mohammed Mosaddeq, che dal 1951 al 1953 capeggia tre ministeri, si apre il processo di modernizzazione dell’Iran, ma Mosaddeq è personaggio scomodo per la corte imperiale e finirà sorvegliato speciale fino alla morte (1967). Lo scià tenta la via del progresso economico, cui però fa riscontro un regime troppo autoritario e socialmente ingiusto. Nel gennaio 1979 Reza Pahlavi se ne deve andare, con la terza moglie Farah e alcuni fedelissimi, mentre l'Iran è sconvolto da disordini di ogni genere. Da Parigi rientra l'ayatollah Khomeini, dopo un esilio di 15 anni. Il capo sciita è il padre della Repubblica Islamica, insanguinata dai tribunali rivoluzionari, minata da esasperati interventi, tra cui quello della cattura di funzionari americani presso l'ambasciata USA a Teheran. I francobolli parlano di cooperazione tra i Paesi in via di sviluppo, dell'anno del fanciullo e di rari tappeti persiani, ma la realtà è un'altra: un folle, duro integralismo islamico (taglio di mani, lapidazione, fustigazione, ecc.) riporta l'Iran verso il medioevo. Lo scià muore per malattia in Egitto, ma l'Iran non si placa e si combatte tra i pozzi petroliferi fra Iracheni e Iraniani. Nell'immagine in alto la serie del 1963 dedicata alla Giornata dell'ONU e alla missione dell'aviazione iraniana in Congo. |
CronologiaIV millennio a.C. Popolazioni protoiraniche abitano l'Iran
VII sec. a.C. Deioce fonda la dinastia meda, unificando le tribù dei Medi in un regno 550 a.C. Ciro II il Grande fonda l'Impero persiano 550-330 a.C. Si succedono i grandi re della dinastia achemenide 330 a.C. Alessandro Magno è acclamato re dell'Asia 641 d.C. La Persia cade in potere degli Arabi 1200-1300 circa S'instaura una dominazione mongola, dopo la conquista di Genghiz Khan 1736 Inizia la dinastia dei Cagiari, che regnerà fino al 1925 1907 La Persia è divisa in due zone: una a nord è sotto l'influenza della Russia, l'altra della Gran Bretagna 1921 Reza Phalavi lotta contro le grandi famiglie feudali 1925 Viene proclamato scià, mentre l'ultimo re della dinastia cagiara fugge in Europa 1941 Truppe anglo-russe occupano il Paese; Reza si dimette. Viene eletto scià Mohammed Reza Phalavi 1942 L'Iran dichiara guerra alla Germania 1951 Mosaddeq assume il potere. Nazionalizza l'industria petrolifera. Lo Scià è esiliato 1953 Zahedi richiama sul trono lo scià: la politica iraniana è di nuovo aperta all'Occidente 1963 Riforma agraria. Voto alle donne 1975 Lo scià instaura il regime del partito unico 1979 Lo scià Reza Pahlavi lascia il Paese in gennaio 1-2-79 L'ayatollah Khomeini torna in Iran e proclama la Repubblica Islamica 1980 Lo scià muore in esilio al Cairo 1980 Ha inizio la guerra tra Iran e Iraq 1988 Con un cessate il fuoco imposto dall'ONU termina dopo otto anni il conflitto tra Iran e Iraq. La guerra si conclude senza vincitori, senza modifiche territoriali e con oltre un milione di morti 1989 Muore l'ayatollah Khomeini. Gli succede Ali Khamenei. Il pragmatico conservatore Ali-Akbar Hashemi Rafsanjani è il nuovo presidente 1991 Durante la Guerra del Golfo il Paese rimane neutrale, limitando la sua azione alla condanna degli Stati Uniti e permettendo la fuga degli aeromobili e dei rifugiati iracheni nel paese 1997 A Rafsanjani succede il riformista Mohammad Khatami 2001 Khatami viene rieletto 2005 Mahmud Ahmadinejad è il sesto presidente della repubblica iraniana 2009 Ahmadinejad viene riconfermato alla presidenza 2013 Hassan Rouhani, leader del partito moderato Società dei Chierici Militanti, viene eletto come nuovo presidente con il 52,7% delle preferenze 2017 Rouhani viene rieletto e confermato presidente della Repubblica Islamica dell’Iran con il 57,14% dei voti |