SchedaNome completo Repubblica della Namibia
Nome ufficiale (EN) Republic of Namibia (DE) Republik Namibia (AF) Republiek van Namibië Lingue ufficiali ufficiale: Inglese regionali: afrikaans, tedesco, rukwangali, silozi, tswana, damara/nama, herero, oshiwambo Capitale Windhoek (380 000 ab. / 2011) Forma di governo Repubblica semipresidenziale Presidente Hage Geingob Primo ministro Saara Kuugongelwa-Amadhila Indipendenza Dal Sudafrica nel 1990 Ingresso nell'ONU 1990 Superficie totale 825 418 km² (34º) % delle acque 0 % Popolazione totale 2 031 000 ab. (2002) (143º) Densità 2,5 ab./km² Tasso di crescita 0,817% (2012) Continente Africa Confini Angola, Botswana, Sudafrica, Zambia Fuso orario UTC +1 (in estate UTC+2) Valuta Dollaro namibiano, usato anche il Rand sudafricano PIL (nominale) 13 072 milioni di $ (2012) (123º) PIL pro capite (nominale) 6 064 $ (2012) (90º) PIL (PPA) 16 815 milioni di $ (2012) (134º) PIL pro capite (PPA) 8 191 $ (2013) (103º) ISU (2011) 0,625 (medio) (120º) Fecondità 3,2 (2011) Codici ISO 3166 NA, NAM, 516 TLD .na Prefisso tel. +264 Sigla autom. NAM Inno nazionale Namibia, Land of the Brave Namibia, Land der Mutigen |
La Storia attraverso la filateliaNoto in epoca coloniale come Africa del Sud-Ovest, il territorio divenne nel 1884 un possedimento della Germania. Allo scoppio della Prima guerra mondiale fu occupato dall’Unione Sudafricana, cui fu assegnato come mandato nel 1920. Nel 1966 l’ONU dichiarò decaduto il mandato assumendo in pieno la responsabilità del territorio ma il governo sudafricano rifiutò di ritirarsi. L’ONU riconobbe legittimo rappresentante del popolo della Namibia (così ribattezzata nel 1968) il movimento di liberazione (South-West Africa People’s Organization, SWAPO). Dai primi anni 1980, su indicazione degli USA, il governo sudafricano subordinò l’accettazione dei piani dell’ONU al ritiro delle truppe cubane stanziate in Angola. Nel 1988 si giunse a un accordo fra Repubblica Sudafricana, Angola e Cuba. Il 21 marzo 1990 la Namibia fu proclamata indipendente e il leader della SWAPO, S. Nujoma, eletto presidente.
Nella foto sopra è possibile vedere la prima serie della Namibia: emessa il giorno stesso della proclamazione dell'indipendenza, i tre valori raffigurano il presidente S. Nujoma, la bandiera e la carta geografica della Namibia, una colomba della pace. La SWAPO rivide in senso moderato il proprio programma di riforme radicali, consentendo fra l’altro alle compagnie minerarie multinazionali di conservare un ruolo importante. Le elezioni generali del 1994 furono vinte dalla SWAPO e Nujoma fu riconfermato. L’esecutivo adottò politiche economiche di apertura agli investimenti esteri e accrebbe le facilitazioni e gli incentivi fiscali per le compagnie esportatrici. Nel 1999 le elezioni legislative e presidenziali registrarono una nuova affermazione della SWAPO e di Nujoma. In politica estera, i rapporti con la Repubblica Sudafricana di N. Mandela si rafforzarono, mentre dispute confinarie portarono a un temporaneo peggioramento delle relazioni con il Botswana. Nel 1998 la Namibia si schierò, con Angola e Zimbabwe, nella guerra civile in atto nella Repubblica Democratica del Congo a fianco del governo contro i movimenti ribelli sostenuti da Ruanda e Uganda. Nel 2000 fu imposto il coprifuoco nella regione al confine con l’Angola, dove l’esercito namibiano era da tempo impegnato nel contrastare i continui sconfinamenti dei guerriglieri antigovernativi angolani. Nel 2002 fu varata la riforma agraria che prevedeva espropri dietro congruo indennizzo di vasti possedimenti della minoranza bianca, da ridistribuire tra oltre 200.000 piccoli coltivatori neri. Nel 2004, dopo la rinuncia di Nujoma a concorrere nuovamente, le elezioni presidenziali furono vinte da H. Pohamba, candidato della SWAPO, che si pose in una linea di continuità con la politica del predecessore, venendo riconfermato nel 2009. Alle consultazioni generali tenutesi nel novembre 2014 il candidato della SWAPO e premier uscente H. Geingop è risultato vincitore delle elezioni presidenziali con l'87% dei voti, subentrando nel mandato a Pohamba, mentre il suo partito ha ottenuto più dell'80% dei voti alle legislative; il 4,8% dei suffragi per il Parlamento è andato alla Democratic Turnhalle Alliance, mentre il Rally for Progress and Democracy, che nel 2009 aveva ottenuto l’11% delle preferenze, si è attestato come terzo partito del Paese con il 3,15% dei voti. |
Cronologia1486 Il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz scopre le coste dell'attuale Namibia
XIX sec. Negli anni Quaranta gli Europei cominciano ad esplorare i territori interni 1884 La Germania conferisce alla regione lo status di colonia con il nome di Africa Tedesca del Sud-Ovest (Deutsch-Südwestafrika comunemente abbreviato in SWA) 1890 Con il trattato di Helgoland-Zanzibar, sottoscritto tra l'Impero tedesco e l'Impero britannico, il cancelliere Leo von Caprivi ottiene per la colonia tedesca, come sbocco al fiume Zambesi e al lago Livingstone, una striscia di territorio di 450 km di lunghezza e 30 km di larghezza, già appartenente alla colonia britannica del Bechuanaland oggi Botswana, poi denominata "Dito di Caprivi" 1915 Durante la Prima guerra mondiale con la sconfitta di Khorab termina il periodo di dominazione tedesca. Subentrano gli Inglesi 1920 Il Regno Unito dà al Sudafrica l'incarico di amministrare l'Africa del Sud-Ovest; questo incarico viene ratificato prima nel Trattato di Versailles e poi da un mandato della neonata Lega delle Nazioni 1966 L'organizzazione SWAPO (South-West African People's Organization), di ispirazione marxista, comincia una guerriglia indipendentista contro le forze sudafricane, nota come guerra di indipendenza della Namibia 1990 La Namibia ottiene la piena indipendenza dal Sudafrica. Sam Nujoma, capo della SWAPO, diventa il primo presidente 2005 Hifikepunye Pohamba succede a Sam Nujoma 2015 Hage Geingob è il nuovo presidente della Namibia |