SchedaNome completo Repubblica federale democratica del Nepal
Nome ufficiale सङ्घीय लोकतान्त्रिक गणतन्त्र नेपाल Saṅghīya lokatāntrika gaṇatantra Nepāla Lingue ufficiali nepalese Capitale Kathmandu (1.744.240 ab.) Forma di governo Repubblica federale parlamentare Presidente Bidhya Devi Bhandari Primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli Ingresso nell'ONU 14 dicembre 1955 Superficie totale 147.181 km² (94º) % delle acque 2,8% Popolazione totale 29.959.364 ab. (2012) (41º) Densità 203 ab./km² Tasso di crescita 1,768% (2012) Nome degli abitanti nepalesi Continente Asia Confini Cina, India Fuso orario UTC +5:45 Valuta Rupia nepalese PIL (nominale) 18 958 milioni di $ (2012) (107º) PIL pro capite (nominale) 690 $ (2012) (165º) PIL (PPA) 40 026 milioni di $ (2012) (98º) PIL pro capite (PPA) 2 388 $ (2014) (159º) ISU (2016) 0,558 (medio) (144º) Fecondità 2,7 (2011) Consumo energetico 0,008 kWh/ab. anno Codici ISO 3166 NP, NPL, 524 TLD .np .नेपाल Prefisso tel. +977 Sigla autom. NEP Inno nazionale Sayaun thunga phool ka Festa nazionale 28 maggio |
La Storia attraverso la filateliaNepal per molti si identifica con Himalaia e Himalaia vuol dire Everest, Annapurna, Makalu, Dhaulogiu, Kancheniungal le più alte montagne del mondo con tutto il loro inesauribile fascino. Le poste nepalesi hanno aspettato più di vent'anni per iniziare a ricordare le loro famosissime cime; nel 1971 tre valori ci mostrano alcune vette himalaiane nella loro imponente maestosità.
La conquista dell'Everest nel 1953, - avvenimento che merita certamente un francobollo - non vede quell'anno alcuna emissione che ricordi la mirabile impresa; soltanto nel 1978, in occasione del 25° anniversario, le poste nepalesi renderanno onore a E. Hillary, scalatore neozelandese, e alto scerpa nepalese Tenzing Norgay che per primi hanno raggiunto la vetta più agognata da ogni alpinista. Temi dominanti nei primi francobolli del Nepal indipendente - ottiene la piena autonomia nel 1949 - sono i templi e l'architettura locale. Nel Paese predominano le religioni buddista e induista e la prima serie è interamente dedicata ai più importanti edifici religiosi. Vediamo riprodotti alcuni templi buddisti, fra cui quello di Svayambhunath che racchiude al suo interno una meravigliosa statua policroma di Budda, i vivai sacri di Balagu, il dio Siva. Il sovrano Tribhuvana vede la sua effige raffigurata nei francobolli di una sola serie (1954), mentre il suo successore Mahendra comparirà in moltissime emissioni, a partire dalla serie dell'incoronazione del 1956. Solo, o unitamente alla regina Ratnarajava Lakshmi, apparirà in occasione di ogni suo compleanno, fino alla morte. Anche il principe ereditario Bhirendra avrà l'onore di vedere la sua effige due volte sui francobolli nepalesi prima di diventare re. Il Nepal, come molti Paesi asiatici, aderisce all'invito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e ricorda, con un francobollo del 1962, che il flagello della malaria non è ancora vinto. Se il problema della salute è importante, non lo sono da meno, e con questo sono strettamente collegati, quello dell'educazione e dell'alimentazione; l'anno seguente due francobolli rammentano che il Nepal celebra la ''giornata dell'educazione'' e che la FAO ha promosso una campagna mondiale contro la fame. Per vincere la carestia bisogna rinnovare i metodi ormai superati dell'agricoltura nel Paese; il governo nepalese, nel 1965, vara un piano di riforma agraria e di industrializzazione di alcune zone rurali e lo ricorda con tre valori dai disegni simbolici e augurali. Se una nazione asiatica organizza un'esposizione filatelica di rilievo non si lascia sfuggire l'occasione per un francobollo che celebri l'avvenimento, e il Nepal non fa eccezione; nel 1966 l'esposizione filatelica di Katmandu è il tema di un valore da 15 paise. Una mostra di francobolli può essere anche un mezzo per incrementare il turismo, così come possono esserlo serie che evidenziano le bellezze del Paese. Il Nepal ha aperto le sue porte agli stranieri nel 1951 e comincia a mostrare segni di vivo interesse alla promozione del turismo, che potrebbe diventare una notevole fonte di entrate, a partire dal 1973, ogni anno, emette una serie espressamente rivolta a questo scopo. Le poste nepalesi reclamizzano il palazzo reale di Patan, Lumbini, la pagoda di Muktinat, la cascata di Ruspe, le sculture lignee di Nevara, la serenità della vita locale. Oggi il Nepal è diventato tappa di viaggi organizzati e la meta spirituale degli hippies di tutto ii mondo sostituendosi all'India come il ''regno della felicità''. I mascheroni di cartapesta o di legno, che adornano le pareti di molte case occidentali, provengono in gran parte dalla nazione himalaiana e sono spesso raffigurazioni di divinità riprese dalle antiche sculture Bhairab; una serie del 1971 ce ne mostra alcuni. I rapporti con l'Iran sono buoni e le poste nepalesi ricordano che il grande impero persiano è stato fondato 2500 anni fa da Ciro il Grande. Le bandiere nepalese e dell'Iran sventolano sulla carta di quello che è stato uno dei più grandi imperi di ogni tempo. Una particolarità delle emissioni nepalesi: non sono stati commemorati i grandi uomini politici del secolo, da Churchill a De Gaulle. Le poche emissioni dedicate a uomini illustri onorano la memoria di personaggi asiatici: i poeti dell'ottocento Bhanunbhakta Acharya, Meti Ram Battha e Shambu Ram Prased-Dhungal, alcuni martiri dell'indipendenza, l'architetto Araniko, il filosofo Babu Ram Acharya, il pedagogista Shom Nath. Donne, ad eccezione della regina, nessuna: le aveva celebrate tutte nel 1975, con un unico francobollo, quello dell'«Anno internazionale della donna». Nell'immagine in alto un bel francobollo del 1975 raffigurante la tigre del Bengala. |
Cronologia700-100 a. C. Regno dei Kiranti
560 a. C. circa Nasce Budda 273-232 a. C. Sotto il sovrano soka si diffonde il buddismo l sec. a. C. L'induismo diventa poco a poco il cardine dell'orientamento etico e sociale dei nepalesi VII sec. d. C. Il Nepal si rende indipendente dall'India e intrattiene ottimi rapporti con India, Cina e Tibet 1475-1768 Il Paese è diviso in quattro piccoli regni XVIII sec. La stirpe bellicosa dei Gurkha conquista tutto il Nepal 1814-16 Guerra tra il Nepal e la Gran Bretagna. Il Nepal diventa indipendente con un residente inglese a Katmandu 1846-1878 Jang Bahadur ricopre la carica di primo ministro, dà inizio alla dinastia dei Rana, primi ministri ereditari, collabora con la Gran Bretagna 1947 L'India è indipendente e si sostituisce al protettorato britannico 1951 l Rana sono privati del potere; è ripristinata la funzione del re 1960 Il re Mahendra con un colpo di stato elimina il ruolo dei partiti e controlla la vita del Paese 1972 Col figlio Bhirendra il governo è impegnato ad attuare alcune trasformazioni economiche. India, Cina, URSS e USA considerano il Nepal importantissimo per l'equilibrio dell'Asia 1979 Il Paese è teatro di sanguinosi scontri tra polizia e dimostranti appartenenti al movimento clandestino 1990 Proteste popolari costringono Bhirendra a concedere le elezioni 2001 Bhirendra viene assassinato dal figlio Dipendra insieme ad altri membri della famiglia reale. In tale occasione Gyanendra, fratello minore di Bhirendra, è tra i pochi sopravvissuti e sale al trono pochi giorni di seguito 2005 Gyanendra licenzia il governo ed assume direttamente il potere esecutivo, cui rinuncia l'anno seguente per via di una nuova ondata di malcontento popolare 2006 I maoisti e il governo nepalese raggiungono un accordo per una Costituzione provvisoria, aprendo la via del governo e del Parlamento anche ai ribelli 2007 Viene approvato dal parlamento un emendamento costituzionale che costituisce di fatto il primo passo per la trasformazione del Nepal in una Repubblica federale 2008 Le elezioni sanciscono, con 220 seggi su 601, la netta vittoria del partito maoista. Dopo 240 anni di monarchia viene proclamata la Repubblica 2015 Un violento terremoto di magnitudo 7,8 provoca 8617 vittime accertate. Il Parlamento elegge come secondo Presidente del Nepal una donna, Bidhya Devi Bhandari, che ha un importante ruolo nella scrittura della nuova carta costituzionale ed in particolare nello stabilire in costituzione delle garanzie per le donne |