SchedaNome completo Repubblica del Nicaragua
Nome ufficiale República de Nicaragua Lingue ufficiali spagnolo Capitale Managua (1.617.096 ab. / 2004) Forma di governo Repubblica presidenziale Presidente Daniel Ortega Indipendenza Dal Messico il 1º luglio 1823 Ingresso nell'ONU 24 ottobre 1945 Superficie totale 129.494 km² (95º) % delle acque 2,9% Popolazione totale 5.788.163 ab. (2012) (108º) Densità 44 ab./km² Tasso di crescita 1,067% (2012) Nome degli abitanti Nicaraguensi Continente America Centrale Confini Honduras, Costa Rica Fuso orario UTC -5 Valuta Córdoba PIL (nominale) 10 506 milioni di $ (2012) (128º) PIL pro capite (nominale) 1 733 $ (2012) (137º) PIL (PPA) 26 379 milioni di $ (2012) (112º) PIL pro capite (PPA) 4 352 $ (2012) (131º) ISU (2011) 0,689 (medio) (129º) Fecondità 2,6 (2011) Codici ISO 3166 NI, NIC, 558 TLD .ni Prefisso tel. +505 Sigla autom. NIC Inno nazionale Salve a ti |
La Storia attraverso la filateliaManagua e Nicaragua sono versioni spagnole dei nomi delle popolazioni amerindiane, rispettivamente dei Nangue (chorotegas) e dei Nicarao (nàhmatl), donde il nome attuale, presenti nel Paese sin dal secolo XI d.C.. La scoperta europea fu opera di Cristoforo Colombo che, nel suo quarto viaggio nelle Americhe, il 12 novembre 1502 ne avvistò il litorale atlantico (Costa de Mosquitos), mentre la conquista, l'esplorazione e la prima colonizzazione si dovettero a Gil Gonzales Dàvila o de Avila, sbarcato nel 1523. Il Paese fu eretto a protettorato inglese nel 1625. Restituito alla Spagna nel 1783, passò all'impero messicano nel 1811 e alla Federazione Centro-Americana nel 1823.
Se la conquista e la prima colonizzazione si dovettero al Dàvila, in seguito al suo sbarco sulla costa pacifica (detta Castilla de Oro), a Hernandez de Cordoba è dovuta la fondazione delle città di Granada e di León. Aggregato all'Audience de los Confines e poi indipendente nel 1821, il Nicaragua fu definitivamente indipendente dal 1838. Allo scioglimento della Federazione Centro-Americana, iniziò l'influenza degli Stati Uniti sulla politica interna; essi aiutarono la rivoluzione di A. Diaz contro il presidente liberale J.S. Zelaye (1893-1909) e occuparono il Paese fino al 1933. Oltre che alle lotte tra liberali e conservatori (clericali) che agitarono la vita politica interna nicaraguense per tutto il secolo XIX, la storia del Paese risentì nello stesso periodo delle concorrenti ingerenze della Gran Bretagna, che stabilì il protettorato sulla costa de Mosquitos (1848-60), chiamata allora Honduras britannico (ora Belize). In Nicaragua i primi due francobolli, riproducenti il picco del vulcano Momotombo, apparvero nel 1862. Lo stesso soggetto continuarono a presentare le emissioni apparse tra il 1869 e il 1877. Nel 1882 si ebbe una serie riproducente lo stemma del Nicaragua e nel 1890 una emissione di dieci valori recanti una locomotiva e un telegrafo. Dal 1891 al 1899 nei francobolli si alternano soggetti diversi (Cerere, Cristoforo Colombo, stemmi, mappa del Paese). Intanto la storia va avanti. Il Nicaragua subì le ingerenze della Gran Bretagna prima, e degli USA poi, molto più degli altri paesi dell'istmo. Per conto degli Stati Uniti alla fine del secolo si diffondono le piantagioni di banane della United Fruit Co. Questo ed altri interessi: miniere d'oro, produzione di caffè, sfociano in una vera e propria intromissione nella vita politica del Paese. La dinastia dei Somoza, salita al potere con l'appoggio finanziario nord-americano, soffoca nel sangue ogni rivolta che potrebbe ledere i propri interessi. Dopo un lungo periodo di utilizzazione di numerosi francobolli quasi tutti sovrastampati, nel 1952 esce una bella serie commemorativa del quinto centenario della nascita di Isabella la Cattolica. Ora le emissioni filateliche si fanno d'anno in anno sempre più numerose, specialmente a partire dal 1957, quando è presidente Luis A. Somoza, succeduto ad Anastasio. Infatti, in detto anno, oltre ad una serie dedicata all'insediamento del nuovo presidente, escono altre due emissioni per la Scuola della dottrina Cristiana, una per il defunto presidente, una per lo scautismo, una per la marina mercantile. Nel 1962 una bella serie di dieci valori diversi riproduce orchidee, un'altra raffigura alcuni stemmi coloniali dell'era spagnola. Ma le emissioni tematicamente più vive si ebbero a partire dal 1970: i campioni del calcio (1970), tra cui figura l'italiano Facchetti, le equazioni matematiche che hanno cambiato la faccia del mondo (1971), l'emissione rappresentante la «formula per la pace» (1971). Particolarmente curata la serie di undici valori raffiguranti i dieci comandamenti. Dopo quarantadue anni, gli attacchi del Fronte Sandinista pongono fine alla dittatura. Il 17 luglio 1979 il presidente A. Somoza fugge in aereo negli USA che gli concedono il visto turistico. Intanto viene abrogata la costituzione e sono espropriati i beni della famiglia Somoza e dei funzionari fuggiti all'estero: circa il 50% delle terre coltivabili del Paese appartenevano al dittatore e ai suoi amici. La situazione del Nicaragua è tragica, e dovunque sono visibili i segni delle attuali difficoltà economiche, mentre dall'esterno preme l'ostilità degli Stati Uniti. È proprio il caso di dire che in questo Paese i francobolli - con le loro tematiche «spaziali» o sportive - non sono più uno specchio della realtà. Nell'immagine in alto una bella serie del 1981 dedicata all'esplorazione dello spazio. |
Cronologia1522 Nicarao, capo di una tribù soggetta ai Maya, accoglie conquistatori spagnoli, che chiamano Nicaragua la nuova terra
1821 Nicaragua, con molti altri stati, si dichiara indipendente dalla Spagna 1840-50 La Gran Bretagna e gli Stati Uniti, interessati al Nicaragua, cercano un compromesso vantaggioso per entrambe e si impegnano a non costruire canali transoceanici 1893 J.S Zelaya è eletto presidente e mantiene l'incarico fino al 1909 1916 l conservatori concludono con gli USA un trattato con cui gli americani possono costruire un canale nella zona del fiume San Juan 1936 È eletto presidente il generale Anastasio Somoza, dittatore che viene assassinato nel 1956 1956 Succede al padre Luis Somoza che nel '63 lascia la carica a René Schick Gutierrez 1967 Anastasio junior Somoza assume la presidenza; nel 1974 viene rieletto, superando otto altri candidati 1978 I guerriglieri del Fronte Sandinista per la liberazione nazionale attaccano il palazzo presidenziale. Vengono chieste le dimissioni di Somoza 1979 Costa Rica, Messico, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela condannano il regime dl Somoza. Somoza, sconfitto dai Sandinisti, si rifugia in USA. Il governo è in mano a una giunta a maggioranza sandinista 1980 Viene revocato lo stato di emergenza in vigore dal rovesciamento di Somoza 1984 Si tengono elezioni giudicate regolari dagli osservatori internazionali, ma contestate dagli USA 1989 Dopo il cessate il fuoco fra governo e ribelli e la reintegrazione di questi ultimi nella società, vengono indette nuove elezioni che, contro ogni aspettativa, sono vinte di stretta misura da una coalizione di partiti finanziata dagli USA 2006 Le elezioni presidenziali, dopo 16 anni dalle elezioni che segnarono la fine della rivoluzione sandinista, vengono vinte da Daniel Ortega, l'ex guerrigliero che ora guida un'alleanza tra il Fronte sandinista di liberazione (Fsln) e una parte della destra 2010 Si riacutizza una latente controversia territoriale tra il Nicaragua e la confinante Repubblica della Costa Rica. La disputa ha come oggetto la sovranità dei due stati sul Rio San Juan |