SchedaNome completo Repubblica del Perù
Nome ufficiale República del Perú (Spagnolo), Piruw Ripuwlika (Quechua), Piruw Suyu (Aymara) Lingue ufficiali spagnolo, quechua e aymara Capitale Lima (7.112.744 ab. / 2003) Forma di governo Repubblica presidenziale Presidente Pedro Pablo Kuczynski Primo ministro Fernando Zavala Indipendenza dalla Spagna 28 luglio 1821 Ingresso nell'ONU 31 ottobre 1945 Superficie totale 1.285.220 km² (20º) % delle acque 0,4% Popolazione totale 31 151 643 [2] ab. (2015) (40º) Densità 23,71 ab./km² Tasso di crescita 1,016% (2012) Nome degli abitanti Peruviani Continente America Confini Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador Fuso orario UTC -5 Valuta Nuevo sol peruviano; precedentemente inti PIL (nominale) 198 851 milioni di $ (2012) (51º) PIL pro capite (nominale) 6 525 $ (2012) (84º) PIL (PPA) 322 904 milioni di $ (2012) (41º) PIL pro capite (PPA) 10 596 $ (2012) (86º) ISU (2011) 0,725 (alto) (80º) Fecondità 2,5 (2011) Codici ISO 3166 PE, PER, 604 TLD .pe Prefisso tel. +51 Sigla autom. PE Inno nazionale Somos libres, seámoslo siempre Festa nazionale 28 luglio |
La Storia attraverso la filateliaScarse e malsicure sono le notizie circa le organizzazioni politiche del Perù che precedettero la dominazione degli Incas. Questi, senza dubbio alcuno, devono essere considerati i rappresentanti del più progredito impero dell'America meridionale precolombiana. Nel 1532 l'avventuriero spagnolo Francisco Pizarro sbarcò con pochi uomini sulle coste peruviane e occupò Cajamarca. Intanto Diego de Almagro, che aveva sostenuto economicamente la spedizione di Pizarro, richiedeva la sua parte delle enormi ricchezze auree predate agli Incas; ben presto si arrivò allo scontro con gli uomini di Pizarro. Per mettere fine allo stato di semianarchia che minacciava di compromettere il buon esito della dominazione spagnola in Perù l'imperatore Carlo V inviò in America il vicerè Dlasco Nuñez Vela, che però venne strangolato dai pizarriani. I vicerè che seguirono, anche se riuscirono in parte ad evitare che si ripetessero i soprusi personali dei ''conquistadores", agirono ugualmente senza molti scrupoli contro i rimanenti Incas, l'ultimo dei quali, Tupac Amaru, fu decapitato nel 1571.
La storia del Perù è da questo momento un susseguirsi incessante di lotte e ribellioni. Nell’Ottocento il movimento di liberazione si estese a tutta l'America latina. Nel 1820 il generale argentino San Martin occupò Lima, la capitale, e dopo due anni di dittatura, in cui si cercò dl ristabilire l'ordine, venne proclamata la repubblica. Un veliero in navigazione, la cifra e le lettere ''P.S.N.C." (Pacific Steam Navigation Company) caratterizzano la prima emissione peruviana, dovuta non alle poste nazionali ma ad una compagnia privata di navigazione. I due valori, da uno e due reales, sono rarissimi su busta e la loro quotazione è oggi molto elevata nei cataloghi specializzati. Nel 1858 appare la prima serie ufficiale del Perù; la vignetta è lo stemma nazionale racchiuso dalla dicitura e dal valore facciale. Il lama, il più tipico fra gli animali delle Ande peruviane, compare nei francobolli nel 1866. Una serie allegorica del 1895 saluta il ''Trionfo della rivoluzione e l'elezione del presidente Pierola''. Sono anni di ricostruzione, dopo un lungo periodo di tensioni interne; lo testimoniano alcune emissioni di fine secolo e dei primi anni del '900 che evidenziano le molte nuove opere pubbliche e il miglioramento del tenore di vita della popolazione. Il ''4° Centenario della conquista spagnola" è motivo, nel 1932, di una serie che mostra la grandezza del passato incaico. L'arte e la civiltà degli Incas saranno temi spesso ripresi dalle poste peruviane. Il passato del Paese è ricco di tesori artistici, in special modo statue, ori e ceramiche, che la filatelia locale celebrerà con emissioni particolarmente riuscite; ricordiamo le serie ''Ori del Perù'' degli anni 1966 e 1968, i francobolli dedicati all"'Arte e tesori peruviani'' degli anni 1970 e 1972 e la serie ''Ceramiche Mochica del V secolo" del 1972. Nel 1968 prende il potere una giunta militare progressista e il Paese sembra finalmente avviato verso un reale processo di rinnovamento. Due francobolli dai disegni simbolici salutano, nel 1971, il ''2° Congresso ministeriale dei 77 Paesi in via di sviluppo". Tre valori dell'anno seguente, che hanno come soggetti dipinti di artisti peruviani, formano una serie espressamente denominata Rivoluzione e cambiamento delle strutture". Ma una borghesia nazionale reazionaria e gli interessi economici degli Stati Uniti nel Paese rendono difficili reali mutamenti strutturali di impronta socialista. Anche la ''Riforma della terra'', tema di un'emissione del 1972, non ha ancora dato i risultati sperati. "Il Perù crea il proprio destino" è la denominazione data ad una serie augurale del 1974, ma il processo di involuzione subito dalla giunta militare a seguito della grave crisi economica del 1975 fa pensare che il futuro per il Paese non si prospetti molto sereno. Nell'immagine sopra un francobollo emesso nel 1986 e dedicato al 25° anniversario di SENATI, il Servizio nazionale di formazione per i lavoratori nell'industria. |
CronologiaXII sec. Popolazioni quechua si stanziano in Perù
XIII sec. Gli Incas iniziano l'espansione intorno a Cuzco 1493-1525 L'impero raggiunge la massima estensione, ma alla morte di Huayna Capac, inizia la decadenza 1531 Approfittando della situazione, F. Pizarro e D. de Almagro iniziano la conquista del Perù 1542 Carlo V crea il Vicereame del Perù 1821 Il gen. argentino José de San Martin occupa Lima e proclama l'indipendenza 1824-26 Finisce il dominio spagnolo ad opera di Simon Bolivar, che instaura la dittatura 1876-79 Guerra del Pacifico tra Bolivia e Perù contro il Cile 1883 Il Perù è sconfitto e perde Tarapaca, Tacna e Anca 1956 Il presidente M. Prado dà inizio ad un regime democratico 1962 Colpo di stato militare destituisce il presidente Haya de la Torre appena eletto 1968 Con un colpo di stato la presidenza viene affidata al gen. Alvarado 1975 Diventa presidente il primo ministro Morales Bermudez 1979 Viene concesso il voto agli analfabeti ed è abolita la pena di morte 1980 Viene eletto presidente Belaunde Terry, che forma un governo di tecnici indipendenti 1990 Viene eletto Alberto Fujimori 1992 Fujimori scioglie il Parlamento e instaura la legge marziale 1993 Fujimori riesce a far approvare una nuova costituzione, che prevede la possibile rielezione del presidente per due mandati consecutivi, ampliandone notevolmente i poteri 1995 Fujimori viene rieletto presidente e, durante questo mandato, il suo Paese è impegnato in scontri militari con l'Ecuador per alcune aree di confine contese tra i due stati 1998 Viene firmato un trattato che riporta la pace tra Perù ed Ecuador 2000 Nuove elezioni presidenziali e nuova vittoria di Fujimori che, però, si circonda di sospetti brogli elettorali e scandali di corruzione. Il presidente si reca nel Brunei per partecipare al summit dell'Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) e non fa più ritorno in Perù, fermandosi nel Giappone e rinunciando alla presidenza via fax 2002 Viene eletto a presidente della repubblica il moderato Alejandro Toledo Manrique 2006 Alan García Pérez è il nuovo presidente peruviano 2007 Il Paese viene colpito da due violente scosse di terremoto che causano la morte di 510 persone e 1.150 feriti 2011 Ollanta Humala, che nel 2006 era stato sconfitto al ballottaggio dal candidato Alan García, diventa presidente del Perù 2016 L'economista Pedro Pablo Kuczynski batte al ballottaggio Keiko Fujimori, figlia dell'ex presidente Alberto, e assume la presidenza del Perù |