Filatelia e Storia di Claudio Albertazzi - C.F. LBRCLD67M31A944V - Via Primavera 9 – 40063 Ca’ del Costa – Monghidoro (BO) – Italy – Tel. 051-6555270 Cell. 340-4847236
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Filatelia e Storia
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Scheda

Nome completo Repubblica Araba di Siria
Nome ufficiale الجمهوريّة العربيّة السّوريّة
Al-Jumhūriyya al-ʿArabiyya al-Sūriyya
Lingue ufficiali Arabo
Capitale Damasco  (1 949 000 ab. / 2013)

Forma di governo Repubblica semipresidenziale
Presidente Bashar al-Assad
Primo ministro Imad Khamis
Indipendenza 1946
Ingresso nell'ONU Dal 24 ottobre 1945 

Superficie totale 185 180 km² (86º)
% delle acque 0,06%

Popolazione totale 18 906 907 ab. (2017) (61º)
Densità 128 ab./km²
Tasso di crescita −24,24% (2010-2014)
Nome degli abitanti siriani

Continente Asia
Confini Turchia, Iraq, Giordania, Israele e Libano
Fuso orario UTC +2

Valuta Lira siriana
PIL (nominale) 60 043 milioni di $ (2010) (70º)
PIL pro capite (nominale) 1 535 $ (2015) (149º)
PIL (PPA) 106 890 milioni di $ (2010) (68º)
ISU (2016) 0,536 (basso) (149º)
Fecondità 2,9 (2010)

Codici ISO 3166 SY, SYR, 760
TLD .sy, سوريا.
Prefisso tel. +963
Sigla autom. SYR
Inno nazionale Humāt ad-Diyār
Festa nazionale 17 aprile (Giorno dell'indipendenza)

La Storia attraverso la filatelia

Nei più remoti tempi della Storia, così come oggi, il territorio dell'attuale Repubblica di Siria è stato sempre un crocicchio, un punto di incontro di civiltà e popoli spesso in guerra fra loro. 
Laddove passarono Sumeri, lttiti ed Egiziani, la fecero da conquistatori gli Assiri, i Babilonesi e i Persiani. Dopo Alessandro Magno e il regno dei Seleucidi, ecco i Romani, poi la lunga dominazione araba, infine l'unione all'Impero Ottomano, il cui tramonto segna praticamente il primo vagito dell'odierno Stato. Fino al 1946, tuttavia, la Siria è stata fortemente condizionata dall'ingerenza francese, per vivere infine la propria sofferta indipendenza nell'esplosiva area medio-orientale, che propone di mese in mese, di giorno in giorno, tensioni e situazioni critiche nuove. 
I francobolli siriani, specie quelli del periodo cosiddetto ''francese'', riflettono solo in minima parte la travagliata vicenda di questo popolo. Essi compaiono in Siria l'indomani della sconfitta turca nella prima guerra mondiale. L'emiro Faysal penetra a Damasco e nel 1920 si autoproclama sovrano di Siria. 
Nel 1921, in seguito al trattato di Sèvres, Faysal esce di scena dal territorio siriano per riemergere, con l'aiuto degli Inglesi, sul trono dell'Iraq. La Francia ottiene dalla Società delle Nazioni il mandato in Siria e nel Libano (24 luglio 1922). Dall'inizio e fino al 1924 le emissioni siriane non sono altro che francobolli francesi soprastampati. 
Dal 1934 al 27 settembre 1941 si ha una sorta di Federazione repubblicana con il Libano, ma sempre sotto un alto commissario francese. La federazione doveva poi sfociare nella creazione degli Stati indipendenti di Siria e del Libano, ma la cosa, in pratica, non fu mai ratificata dalla Francia. Dopo alcune serie che sgranano una monotona sfilata di vedute e palazzi, i francobolli di questo periodo si popolano di personaggi, tra i quali i presidenti della ''Federazione'' Attassi, Taj Eddin el-Hassanj e Kouatly. Nel 1941 arriva la sospirata indipendenza, con Kouatly capo di Stato. 
I Francesi mantengono però le loro guarnigioni e nel maggio 1945 Libanesi e Siriani insorgono, Damasco è bombardata dalla Francia, il conflitto sembra estendersi. Nell'aprile del 1946, grazie alla mediazione degli Stati Uniti, tutte le truppe straniere abbandonano il Paese. La completa libertà territoriale viene più volte commemorata nei francobolli della Siria. 
Ma nel 1958 un francobollo di posta ordinaria e uno di posta aerea celebrano la nascita della Repubblica Araba Unita (R.A.U.) sorta dall'unione, nel febbraio di quell'anno, tra Siria ed Egitto, ai quali in marzo si aggiunge lo Yemen. In pratica la R.A.U. è dominata da Nasser, ma un colpo di stato la rovescia nel settembre 1961.
Nasce allora la Repubblica Araba Siriana, che apre il suo capitolo filatelico con valori che sottolineano il distacco dall'Egitto, e che subito dopo si preoccupano di recuperare il glorioso passato storico rimettendo in primo piano le bellezze dell'antica Palmira e della sua regina Zenobia. I problemi della Palestina e le lotte contro Israele sono, infine, il filo conduttore delle emissioni siriane degli ultimi anni. 
Nell'immagine in alto una serie del 1958 emessa dalla Repubblica Araba Unita per celebrare i tesori dei musei siriani.

Cronologia

3000-2000 a.C. Popolazioni semitiche e tra esse gli Amorrei formano dei piccoli stati 
XIV sec. a.C. Gli lttiti dominano il nord del Paese 
500-300 circa a.C. La Siria diventa una provincia dell'impero persiano 
63 a.C. Pompeo conquista la Siria 
636 Gli Arabi occupano la Siria 
XI sec. I crociati invadono il Paese e lo dividono in diversi stati 
1516 Inizia la dominazione ottomana
1860 I disordini scoppiati tra cristiani e musulmani spingono la Francia a intervenire 
1916 È ufficialmente promessa l’indipendenza agli Arabi, ma segretamente Francia e Inghilterra si accordano per dividersi la regione 
1920 Siria e Libano sono assegnati alla Francia, che nel 1922 divide la Siria in tre stati autonomi 
1941 La Siria è proclamata indipendente 
1945 Entra nella Lega Araba 
1949-1955 Si susseguono numerosi colpi di stato e altrettante dittature 
1958 Egitto e Siria creano la Repubblica Araba Unita 
1961 Un colpo di stato siriano pone fine alla RAU 
1967 La Siria nella guerra arabo-israeliana perde le alture del Golan 
1970 Il generale Assad, con un colpo di stato, inizia una politica di avvicinamento all'URSS e ai paesi socialisti 
1976 Il presidente della Repubblica Assad va in visita ufficiale in Francia e in Iugoslavia 
1978 Assad e gli altri capi di stato della Libia, Algeria, Yemen del sud respingono gli accordi di Camp David tra Egitto e Israele 
1978 Assad si accorda con l'Iraq con un patto di reciproco aiuto politico 
1982 I Fratelli Musulmani organizzano vere e proprie insurrezioni di massa contro il regime laico del Ba'th, stroncate da Assad con una spietata repressione culminata nel massacro di Hama (circa 30.000 morti)
1990 Dopo l'invasione irachena del Kuwait Assad si schiera con la coalizione guidata dagli USA contro Saddam Hussein 
1991 Assad viene riconfermato presidente
1999 Assad viene nuovamente riconfermato presidente
2000 Morte di Assad. Gli succede il figlio ed erede designato Bashār al-Assad
2003 Bashār al-Assad si oppone all'invasione americana dell'Iraq
2004 I separatisti Curdi insorgono nel nord del Paese
2005 La Siria viene accusata del coinvolgimento nell'omicidio di Rafīq Ḥarīrī e deve richiamare in patria le proprie truppe dal Libano
2011 - oggi Tutta la Siria viene coinvolta da manifestazioni popolari che chiedono una maggiore apertura verso le libertà individuali dei cittadini. L'opposizione del governo siriano a queste richieste porta i manifestanti a chiedere la caduta del regime. Le forze governative rispondono alle manifestazioni con una violenta repressione, in particolare servendosi dell'aiuto delle milizie degli Shabiha; la conseguente resistenza da parte di vari membri dell'opposizione siriana porta alla formazione di un movimento insurrezionale, l'Esercito siriano libero (ESL), composto da molti disertori dell'esercito regolare. L'ESL, dopo mesi di combattimenti conquista varie zone della Siria, tra cui buona parte della città di Aleppo. L'aviazione siriana inizia sin da subito a sferrare attacchi aerei alle zone di cui aveva perso il controllo con bombe a grappolo, barili bomba e altre armi esplosive, causando numerose vittime civili. Con l'avanzarsi della guerra civile vari gruppi armati iniziano a inserirsi nel conflitto, fra cui i più influenti sono le milizie curde dell'YPG e i miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. La presenza di quest'ultima organizzazione, a causa delle sue attività terroristiche, determina l'intervento internazionale in Siria, come parte della guerra al terrorismo: in tale ambito, la Russia interviene a favore del governo di al-Assad, mentre una coalizione a guida statunitense fornisce sostegno alle milizie curde dell'YPG. L'esercito siriano, indebolito notevolmente dai combattimenti, riprende vigore grazie al supporto russo, quello di Hezbollah e di altre milizie sciite straniere, in particolare iraniane e irachene: grazie all'intervento dell'aviazione russa a fianco di quella siriana, il governo di al-Assad può riprendere il controllo dei più grandi centri abitati della Siria.
La guerra suddivide il Paese in quattro aree principali: quella sud-occidentale controllata dal governo, quella nord-occidentale dai ribelli avanzati grazie all'intervento turco in funzione anti-curda, quella nord-orientale sotto il controllo dei curdi dell'YPG, quella sud-orientale sotto il controllo dello Stato Islamico. Soltanto nella Siria occidentale rimangono alcune aree sotto il controllo dell'Esercito siriano libero.
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