SchedaNome completo Repubblica del Sudafrica
Nome ufficiale Republiek van Suid-Afrika (afrikaans) Republic of South Africa (inglese) iRiphabliki yeSewula Afrika (ndebele) Repabliki ya Afrika-Borwa (sesotho del nord) Rephaboliki ya Afrika Borwa (sesotho) iRiphabhulikhi yeNingizimu Afrika (swati) Riphabliki ra Afrika Dzonga (tsonga) Rephaboliki ya Aforika Borwa (tswana) Riphabuḽiki ya Afurika Tshipembe (venda) iRiphabliki yomZantsi Afrika (xhosa) iRiphabhuliki yaseNingizimu Afrika (zulu) Lingue ufficiali Afrikaans, inglese, zulu, xhosa, ndebele, sesotho del nord, sesotho, swati, tsonga, tswana, venda Capitale Pretoria (amministrativa) Città del Capo (legislativa) Bloemfontein (giudiziaria) Forma di governo Repubblica presidenziale Presidente Jacob Zuma Indipendenza 15 maggio 1961 dal Regno Unito Ingresso nell'ONU 7 novembre 1945 Superficie totale 1 219 090 km² (25º) % delle acque 0 % Popolazione totale 54 002 000 ab. (2014) (25º) Densità 44 ab./km² Tasso di crescita -0,412% (2012) Continente Africa Confini Namibia, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Swaziland, Lesotho Fuso orario UTC+2 Valuta Rand PIL (nominale) 384 315 milioni di $ (2012) (29º) PIL pro capite (nominale) 7 525 $ (2012) (75º) PIL (PPA) 576 119 milioni di $ (2012) (25º) PIL pro capite (PPA) 11 281 $ (2012) (83º) ISU (2011) 0,619 (medio) (123º) Fecondità 2,5 (2010) Codici ISO 3166 ZA, ZAF, 710 TLD .za Prefisso tel. +27 Sigla autom. ZA Inno nazionale Nkosi Sikelel' iAfrika/Die Stem van Suid-Afrika Festa nazionale 27 aprile |
La Storia attraverso la filateliaI primi Europei che misero piede sul territorio del Sud Africa furono i Portoghesi che vi stabilirono, dopo la scoperta del Capo delle Tempeste (poi Capo di Buona Speranza) da parte di B. Diaz (1486-1487), una stazione commerciale, punto di appoggio e rifornimento sulla via delle Indie.
Nel 1652 il territorio del Capo fu occupato da alcuni dipendenti della Compagnia olandese delle Indie Orientali, ai quali si aggiunsero coloni olandesi e in seguito francesi (di religione ugonotta), tedeschi e scandinavi. Nel corso del XVII e del XVIII secolo si formò così nell'Africa meridionale una popolazione di origine europea (i Boeri, dalla parola olandese boer, contadino). La colonia del Capo fu occupata dagli Inglesi di fatto nel 1795 e di diritto nel 1815. Sorsero presto forti contrasti tra i Britannici e i Boeri che, per conservare la loro autonomia e le loro tradizioni, emigrarono verso l'interno, fondando dapprima (1840) la Repubblica del Natal, poi le repubbliche dell'Orange (1852) e del Transvaal (1856). Mentre procedeva da parte dei Boeri e dei coloni britannici la lotta per strappare sempre più vaste estensioni di territori alle tribù indigene, furono scoperti nei territori boeri grandi giacimenti di oro e diamanti, per il cui possesso sorsero gravissimi dissidi, culminati con l'annessione del Transvaal da parte della Gran Bretagna(1877) e la successiva insurrezione boera del 1880-1881. Conquistati la Beciuania e il territorio a nord del Limpopo, i Britannici, al comando di Cecil Rhodes, giunsero al conflitto con i Boeri, guidati dal primo ministro del Transvaal O. Kruger. Dopo la fine della guerra anglo-boera (1899-1902), l'alto commissario inglese nell'Africa del Sud, lord W. Waldegrave Selborne, tentò la riconciliazione con i Boeri mediante un progetto di federazione dei quattro territori (Colonia del Capo, Natal, Orange, Transvaal); riunì quindi una convenzione nazionale a Durban e a Città del Capo (1908-1909), incaricata di elaborare una costituzione, il South African Act, che entrò in vigore il 31 maggio 1910. Sorse così la Federazione dell'Unione Sudafricana, trasformata in dominion con un forte potere centrale: il ministero, un senato di 40 membri, una camera di 153 membri, un'alta corte di giustizia. La competenza dei governi provinciali era limitata alle questioni scolastiche e sociali. L'Unione aveva due lingue ufficiali, l'inglese e l'olandese sostituito, nel 1925, dall'afrikaans, una lingua formatasi dall'alterazione dell'antico olandese. Questa lingua non cedette di fronte all'inglese e conserva la sua validità anche sul piano letterario, in quanto riconosciuta come una delle due lingue ufficiali della Repubblica Sudafricana. Il primo governo (1910-1919) fu diretto dal generale L. Botha, che, appoggiato da J.C. Smuts e dal partito Afrikaner, condusse una politica di collaborazione con la Gran Bretagna e fu per questo attaccato dal partito nazionalista (Hertzog, Malan) che già puntava all'indipendenza. Botha fece dichiarare guerra alla Germania (agosto 1914), represse una insurrezione antibritannica e occupò le vicine colonie tedesche (Africa del Sud-Ovest, 1915, su cui ottenne dalla Società delle Nazioni, nel 1920, un mandato: Africa Orientale tedesca, 1916). Il suo successore Smuts tenne la carica di primo ministro del governo di coalizione che comprendeva il partito Afrikaner (boero) e il partito unito (che trovava appoggi tra la borghesia di origine britannica). Sconfitto alle elezioni del 1924, Smuts fu sostituito alla direzione del governo dal generale Hertzog, capo del partito nazionalista antibritannico, che ottenne alla conferenza imperiale del 1926 il riconoscimento della sovranità del suo paese e della sua indipendenza nazionale (confermato dallo statuto di Westminster, 1931). Di fronte alle difficoltà risultanti dalla crisi economica mondiale, Hertzog formò con Smuts un governo di coalizione nel 1933, e poco dopo i partiti nazionalista e Afrikaner si fusero dando vita al ''partito unico''. Rifiutando questa fusione, Malan fondò un nuovo partito, detto Purified Nationalist Party. Anche a causa della propaganda nazista, che dal 1933 cominciò a penetrare nella minoranza bianca, e non soltanto in quella di origine tedesca, nel settembre 1939 Hertzog propose al parlamento la neutralità, ma tale soluzione fu respinta, e il primo ministro fu costretto a dimettersi. Smuts, che formò il nuovo gabinetto in carica dal 1939 al 1948, dichiarò la guerra contro la Germania (5 settembre 1939). Con il governo Malan (1948-1954) si registrò una netta ripresa della politica dell'apartheid. Nel 1949, nonostante l'opposizione dell'ONU, venne di fatto annesso anche il territorio dell'Africa del Sud-ovest. Il governo consolidò la sua maggioranza alle elezioni del 1953, e i successori di Malan, Strijdom e Verwoerd ne accentuarono la politica. Esasperato dalle condanne dell'ONU e dalle critiche degli altri paesi del Commonwealth, il partito nazionalista organizzò un referendum grazie al quale fu deciso (con 850.000 voti favorevoli e 775.000 contrari) di proclamare la repubblica e di uscire dal Commonwealth (1961). L'Unione Sudafricana si trasformò quindi in Repubblica Sudafricana, ossia in uno Stato completamente indipendente dalla Gran Bretagna. La storia filatelica del Sud Africa comincia nel 1910, anno in cui si ebbe il primo francobollo raffigurante Giorgio V con la leggenda bilingue ''Union of South Africa'' in inglese, e ''Unie van Zuid Afrika'' in afrikaans. Nel 1913 apparve una serie definitiva con l'effige di Giorgio V. A partire dal 1926 tutte le emissioni sono stampate doppie con leggenda semplificata bilingue: ''South Africa''(inglese) e Suidafrica (afrikaans). L'emissione del 1926 riproduce un'antilope, un battello e una pianta d'arancio. Nel 1927 apparve la prima serie pittorica recante soggetti diversi: palazzo del governatore a Pretoria, villaggi, carri da trasporto, vedute di Cape- town. La prima serie commemorativa, a profitto del monumento ai pionieri boeri, fu emessa nel 1933. In occasione del giubileo di Giorgio V, una serie commemorativa a soggetto unico apparve nel 1935. Con la morte di Giorgio V, nel 1937, salì al trono di Gran Bretagna Giorgio VI. Lo stessa anno, una serie di cinque valori commemora l'incoronazione del nuovo sovrano. Altre tre serie commemorative seguono nel 1938-1939: una per il monumento ai boeri, la seconda per il centenario dell'immigrazione boera e la terza (1939) per il 250° anniversario dello sbarco dei primi coloni ugonotti. Particolarmente interessanti le due emissioni note come ''lo sforzo di guerra'' apparse nel 1941-43. Nel 1946 una serie commemora la ''vittoria'' e nel 1947 una emissione ricorda la visita reale. Due valori, nel 1949, commemorano il centenario dell'arrivo dei primi coloni nel Natal, e nel 1952 si ricorda il tricentenario della fondazione della Colonia del Capo di Buona Speranza da parte di Van Riebeeck. Nel 1955 due francobolli ricordano il centenario di Pretoria. Nel 1960 con una serie celebrativa del cinquantenario si concludono le emissioni dell'Unione Sudafricana trasformatasi in Repubblica Sudafricana. Nel 1961 hanno inizio le emissioni repubblicane con la leggenda bilingue descritta prima e con l'aggiunta della parola ''Repubblica'', fino al 1966. A partire dal 1967 tutti i francobolli del Sud Africa recano la sigla ''RSA'' (Repubblica Sud Africana). Nel 1968 per l'elezione del nuovo presidente Jacobus- Johannes Fouché si ebbero due francobolli commemorativi, seguiti da altri tre per l'inaugurazione del monumento al generale Hertzog. Molto belli i due valori apparsi nel 1969 dedicati ai giochi sportivi sudafricani e gli altri due francobolli, dello stesso anno, per il centenario del francobollo sudafricano. Nel 1970 due valori si ebbero per l'Anno internazionale dell'acqua e altri due per la Società biblica. Veramente bello l'esemplare emesso per il trattato dell'Antartico nel 1971. A partire dal 1973 le emissioni sono più numerose. Tra le più interessanti del 1973 la serie dell'Università del Sud Africa, i tre valori per Woltemade, i tre francobolli commemorativi di Langenhoven e il bellissimo francobollo per la giornata delle telecomunicazioni. Francobolli non meno interessanti uscirono nel 1974, come i due valori per la restaurazione di Tulbagh, il francobollo per la nascita di Malan, il valore per il monumento agli emigranti britannici e una bella serie definitiva riproducente fiori, uccelli e pesci. Nel 1975 due valori raffigurano il presidente Diederich e uno il maresciallo Smuts. Molto bella la serie turistica emessa nello stesso anno. Nel 1977 uscirono una lunga serie riproducente fiori locali, un valore per il sistema metrico, un esemplare per lo sviluppo dell'uranio. Tra le emissioni più belle del 1978 i quattro valori a soggetto ''pittura'', un valore raffigurante il presidente Vorster e quattro francobolli turistici. Nel 1979 tre valori recano scene di battaglie. Bellissima la serie ''dipinti della Galleria d'arte nazionale di Città del Capo'' emessa nel 1980. Dal lato storico-postale, facevano parte dell'area sudafricana i seguenti territori autonomi emittenti francobolli propri: 1) Sud West Africa: battezzato Namibia e proclamato indipendente dall'ONU, ma di fatto occupato dal Sudafrica fino al 1990; 2) Bophuthatswana, dal 1977 al 1994; 3) Transkei, dal 1976 al 1994; 4) Venda, dal 1979 al 1994; 5) Ciskei, dal 1981 al 1994. Si tratta in complesso di francobolli molto belli riproducenti le attività indigene, la flora e la fauna locali, nonché meravigliose vedute caratteristiche dei cinque territori africani. Nella foto in alto la splendida serie con foglietto del 1990 dedicata agli ordini nazionali: la croce Woltemade per il valore, l'ordine della croce del sud, l'ordine della stella del Sudafrica, l'ordine al merito e l'ordine di Buona Speranza. |
Cronologia1487 Bartolomeo Diaz doppia il Capo di Buona Speranza
1652 La Compagnia Olandese delle Indie Orientali costituisce una base navale per le navi in transito a Table Bay, dove sorgerà Città del Capo 1795 L'Inghilterra occupa la colonia del Capo, ma la perde nel 1806 1814 Il re d'Olanda cede la colonia all'Inghilterra 1836 I Boeri, insofferenti dei principi di uguaglianza tra bianchi e neri proposti dall'Inghilterra, si spostano al di fuori dei confini della colonia britannica 1852 L'Orange e il Transvaal ottengono dall'Inghilterra il riconoscimento della propria indipendenza 1877 L'Inghilterra occupa il Transvaal 1881 I Boeri ottengono il riconoscimento dell'autogoverno 1899 Guerra dei due stati boeri contro l'Inghilterra 1902 Sconfitta del Transvaal e dell'Orange, che vengono dichiarati colonie 1910 Il Sudafrica diventa una federazione di quattro stati con il nome dl Unione Sudafricana 1924 Il gen. Hertzog sale al potere e inizia una rigida segregazione tra bianchi e neri 1948 Il potere è assunto dal pastore calvinista D. François Malan; si aggrava la politica razzista 1958 Il primo ministro H. Verwoerd continua la politica dell' «apartheid» 1961 L'Unione esce dal Commonwealth e diventa indipendente come Repubblica Sudafricana 1963 Nel Transkei entra in funzione un «bantustan», o stato bantu 1966 Verwoerd viene assassinato; gli succede B. Vorster. Politica meno razzista. Indipendenza dei Basotho: nasce il Lesotho 1968 L'Africa del Sud Ovest, occupata dal Sudafrica, è dichiarata indipendente dall'ONU con il nome di Namibia 1971 Autonomia interna ai gruppi Zulu 1972 Vengono creati cinque «bantustans»: Ciskei, Lebowa, Gazankulu, Venda, Bophuthatswana 1976 Il Transkei diventa indipendente 1977 Il Bophuthatswana diventa indipendente 1978 Il premier Worster dichiara di accettare le decisioni dell'ONU per l'indipendenza della Namibia. Viene eletto presidente della Repubblica. Diventa primo ministro P.W. Botha 1979 Worster è costretto alle dimissioni; viene eletto presidente Marais Viljoenn 1980 Continuano gli attentati terroristici e le repressioni in Namibia. È eletto presidente Alwyn Schlebush 1984 P.W. Botha diventa presidente. Prosegue la politica segregazionista e l'isolazionismo del Sudafrica 1989 Frederik Willem de Klerk è il nuovo presidente sudafricano. Con lui prendono il via le riforme: liberando e chiamando al suo fianco il capo dell'ANC Nelson Mandela nel 1991 viene smantellato l'intero sistema della segregazione razziale 1994 Prime elezioni democratiche con suffragio esteso a tutte le etnie, in cui viene eletto presidente il capo dell'ANC Nelson Mandela 1999 Thabo Mbeki succede a Nelson Mandela 2009 Jacob Zuma, tuttora in carica, succede a Thabo Mbeki |