SchedaNome completo Repubblica del Sudan del Sud
Nome ufficiale Republic of South Sudan Lingue ufficiali Inglese Altre lingue arabo lingue nilo-sahariane Capitale Giuba (372 410 ab. / 2011) Forma di governo Repubblica federale presidenziale Presidente Salva Kiir Mayardit Indipendenza 9 luglio 2011 dal Sudan Ingresso nell'ONU 14 luglio 2011 Superficie totale 619 745 km² (42º) Popolazione totale 12.657.941 ab. (2008) Densità 13,32 ab./km² Continente Africa Confini Sudan, Etiopia, Kenya, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana Fuso orario UTC+3 Valuta Sterlina sudsudanese PIL (nominale) 10 220 milioni di $ (2012) (131º) PIL pro capite (nominale) 984 $ (2012) (155º) PIL (PPA) 11 635 milioni di $ (2012) (146º) PIL pro capite (PPA) 1 350 $ (2013) (173º) Codici ISO 3166 SS, SSD, 728 TLD .ss Prefisso tel. +211 Sigla autom. SSD Inno nazionale South Sudan Oyee! Festa nazionale 9 luglio |
La Storia attraverso la filateliaIndipendente dal 9 luglio 2011, lo Stato del Sud Sudan costituiva fino a quella data una parte, la più meridionale, del Sudan. Le battaglie per l’autonomia della regione meridionale, storicamente emarginata e oppressa dal governo centrale sudanese, erano culminate nel referendum per l’autodeterminazione del 9 gennaio 2011 che aveva visto il 98% dei cittadini del Sud pronunciarsi per la secessione. Dopo quasi ventidue anni di guerra civile tra le regioni settentrionali e meridionali del Sudan, il referendum costituiva la tappa finale del processo di pace firmato nel 2005 a Nairobi dal governo di Khartum e dai ribelli meridionali del Movimento per la liberazione popolare del Sudan (Splm). La proclamazione dell’indipendenza del 54° Stato africano, salutata con gioia dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, si è tenuta a Giuba, capitale del Paese, dove il presidente Salva Kiir Mayardit, ex comandante dei ribelli meridionali, ha giurato fedeltà alla nuova carta costituzionale.
Per il neonato Sud Sudan erano molti i nodi da affrontare, in primo luogo cementare l’unione del Paese, sino ad allora coeso nell’obiettivo comune di sconfiggere il Nord, ma all’indomani dell’indipendenza attraversato da divisioni e contrasti tra gruppi di potere e diverse appartenenze tribali. Appariva ridimensionata, dai primi atti pubblici, la voce della società civile, protagonista invece di una vivace stagione di impegno e partecipazione al fianco delle formazioni politiche. Ma a destare maggiore preoccupazione erano i rapporti con il Sudan, fortemente impoverito per la secessione del Sud che ha significato per Khartum la perdita di circa tre quarti della produzione petrolifera. Per ammortizzare il colpo, il governo di Khartum vuole prorogare gli accordi di spartizione dei proventi petroliferi del Sud Sudan firmati a Nairobi nel 2005, ma il Sud Sudan non appare disposto a cedere, benché sia costretto a non esasperare il suo vicino perché ha bisogno delle infrastrutture petrolifere sudanesi per esportare il suo petrolio. Ulteriori tensioni nascono nelle zone di confine ancora oggetto di disputa e già diventate teatro di scontri. Irrisolta è la questione legata alla città di Abyei e al distretto omonimo, che entrambi gli Stati rivendicano come parte del territorio nazionale, ma che le truppe di Khartum hanno occupato nel mese di maggio. Minacciosa appare la conflittualità strisciante nel Kurdufan meridionale, un territorio del Sudan in posizione strategica: diventato, infatti, zona di frontiera dopo la secessione del Sud Sudan, il Kurdufan è anche la regione dove vivono le popolazioni Nuba, vittime da decenni di un genocidio silenzioso, e confina ad ovest, sempre in territorio sudanese, con il Darfur, dove la guerra civile scoppiata nel 2003 non è ancora risolta. Nel luglio 2011, mentre i due governi si lanciavano reciproche accuse e minacce, proseguiva il processo di costruzione del nuovo Stato e Giuba introduceva nel paese la nuova valuta nazionale aprendo un’altra controversia con Khartum che ancora aveva in circolazione in Sud Sudan circa due miliardi di sterline sudanesi. |
Cronologia1820 Comincia la dominazione egiziana
1870 Il chedivé Isma'il Pascià d'Egitto tenta la colonizzazione della regione costituendo la provincia di Equatoria nella porzione meridionale del Paese 1889 La rivolta mahdista destabilizza la provincia ed Equatoria cessa di esistere come avamposto egiziano 1898 Gli Inglesi riconquistano il Sudan che allora comprendeva anche il Sudan del Sud 1899 Gli Inglesi stabiliscono il condominio anglo-egiziano sul Sudan, che includeva anche l'attuale Sudan del Sud 1947 Indipendenza del Sudan: gli Inglesi cercano di staccare il Sudan del Sud dal Sudan e di unirlo all'Uganda. Il tentativo viene annullato dalla Conferenza di Giuba del 1947 che unifica il nord ed il Sud del Sudan 1955 Comincia la prima guerra civile sudanese che durerà 17 anni 1972 Termina la prima guerra civile sudanese. Accordi di Addis Abeba con larga autonomia e concessione di vari e definiti poteri alla regione 1983 Scoppia la seconda guerra civile sudanese, che durerà 22 anni e provocherà la morte di quasi due milioni di persone 2005 Si conclude la seconda guerra civile sudanese. Autonomia del meridione con un referendum d'indipendenza 2011 Con un referendum i cittadini del Sudan del Sud scelgono di separarsi dal Sudan. Il Sudan del Sudan ottiene la piena indipendenza e diventa il 54° stato africano 2013 Tentato colpo di stato (fallito) |