SchedaNome completo Repubblica Bolivariana di Venezuela
Nome ufficiale República Bolivariana de Venezuela Lingue ufficiali Spagnolo Altre lingue Lingue arawak, lingue caribe Capitale Caracas (5.905.463 ab. / 2009) Forma di governo Repubblica presidenziale federale Presidente Nicolás Maduro Indipendenza Dalla Spagna 5 luglio 1811 Ingresso nell'ONU 15 novembre 1945 Superficie totale 916.445 km² (33º) % delle acque 0,3% Popolazione totale 30 620 404 ab. (2015) (43º) Densità 31 ab./km² Tasso di crescita 1,468% (2012) Nome degli abitanti venezuelani Continente America Confini Guyana, Brasile, Colombia Fuso orario UTC -4 Valuta Bolívar fuerte (VEF) PIL (nominale) 381 286 milioni di $ (2012) (31º) PIL pro capite (nominale) 12 918 $ (2012) (53º) PIL (PPA) 397 890 milioni di $ (2012) (33º) PIL pro capite (PPA) 13 480 $ (2012) (73º) ISU (2014) 0,764 (alto) (73º) Fecondità 2,5 (2010) Codici ISO 3166 VE, VEN, 862 TLD .ve Prefisso tel. +58 Sigla autom. YV Inno nazionale Gloria al Bravo Pueblo Festa nazionale 5 luglio |
La Storia attraverso la filateliaIl più settentrionale degli stati dell'America meridionale, il Venezuela, fu raggiunto da Colombo nel corso del suo terzo viaggiò ed entrò a far parte dell'impero spagnolo nell'America latina nel XVI secolo. Ai primi dell'ottocento, quando ebbero inizio le insurrezioni sudamericane per raggiungere l'indipendenza, anche il Venezuela, guidato da Simon Bolivar, combatté fino alla liberazione dal giogo straniero. Dal 1819 fece parte della Federazione della Grande Colombia, da cui si separò dieci anni dopo acquistando la piena indipendenza.
I primi francobolli venezuelani risalgono al 1859 e hanno come soggetto lo stemma nazionale. Per un ventennio si alternano, nelle scarse emissioni, gli stemmi. Nel 1880 compare per la prima volta l'effige di Simon Bolivar, «el libertador», il padre della patria. Il ritratto del grande condottiero e i momenti epici della sua vita saranno ripresi moltissime altre volte dalle poste locali, sia in occasione di emissioni di serie ordinarie che di commemorative. Ricordiamo quella del 1930 in occasione del centenario della morte; del 1933 il 150° anniversario della nascita; del 1938 in cui il monumento a Bolivar a Caracas è il soggetto del francobollo «Giornata del lavoratore». Nel 1893 le poste locali ricordano il 4° centenario della scoperta del Venezuela; cinquant'anni più tardi il ritratto dl Cristoforo Colombo, un indio e una caravella ricorderanno che sono ormai quattro secoli e mezzo da quando il navigatore italiano ha raggiunto le coste venezuelane. L'indio del francobollo sta a rappresentare le popolazioni amerinde, da cui era abitato il Paese prima della penetrazione coloniale. Oggi i «caribi» della costa e gli «aravak» nei llanos sono ridotti a circa 300.000 individui, minoranza emarginata dalla vita politica e sociale, quasi come le ultime tribù amazzoniche che conducono un'esistenza particolarmente primitiva. Anche l'elemento africano è meno presente nei meticci venezuelani, che in quelli degli altri Paesi dell'America latina e la ragazza di razza bianca nel francobollo del 1938, dedicato alla raccolta del caffè, è significativa nell'indicare come anche nelle occupazioni, in cui poteva essersi tramandato l'ultimo residuo di schiavismo, è l'elemento europoide che prevale nettamente. I francobolli del periodo che va dal 1930 al 1950 non presentano particolari attrattive, né per la varietà dei temi, né per l'eleganza della realizzazione. Prevalgono le commemorazioni di nascite e morti illustri della vita nazionale e il panorama filatelico offre spunti di interesse per quanto accade al di fuori del Paese. Fanno eccezione nel 1944 il francobollo dedicato all'80° anniversario della Croce Rossa Internazionale e, nel 1949, il valore che ricorda la Convenzione postale di Bogotá. Nessun francobollo ha come tema il secondo conflitto mondiale. Nel 1947 il Venezuela si dà una nuova costituzione e l'evento è degnamente celebrato da due valori dal disegno simbolico. A partire dal 1951 le poste venezuelane danno inizio, con gli «Stemmi del distretto federale di Caracas», ad una lunga serie di emissioni in cui compariranno gli stemmi di tutti gli stati della Repubblica federale. Saranno in totale ben 154 francobolli, dal 1951 al 1953. Il ventennio filatelico successivo si presenta più vario, a partire dalla serie «Turistica» del 1960 in cui compaiono alcune vedute dello stato di Bolivar. Nello stesso anno tre valori mettono in risalto l'importanza dei pozzi petroliferi nell'economia nazionale. Paese di autentiche tradizioni cattoliche, il Venezuela celebra, nel 1962, il Concilio ecumenico Vaticano II con due francobolli in cui spicca la Basilica di San Pietro di Roma. Dag Hammarskjold, il segretario generale delle Nazioni Unite, sulla cui morte ancor oggi rimangono zone d'ombra, è ricordato nel 1963, nell'anniversario della scomparsa. Anche J.F. Kennedy e Martin Luther King saranno ricordati nell'anniversario del loro assassinio. I temi della filatelia locale si fanno più vari e testimoniano di un processo di ammodernamento in atto nella vita sociale ed economica del paese. A partire dal 1960 hanno avuto fine i colpi di stato militari e si è inaugurata una fase di legittimità costituzionale democratica. L'analfabetismo è stato ridotto dal 50% al 16% e sforzi imponenti sono stati compiuti per migliorare il sistema sanitario del Paese. Il Venezuela ha intrapreso la via di una rapida industrializzazione - lo ricordano nel 1973 anche i due francobolli dedicati al nuovo complesso idroelettrico «José Antonio Paez» - e oggi può considerarsi come il più ricco dei Paesi latino-americani. Permangono tuttavia gravi squilibri di classe che ben difficilmente potranno essere risolti in tempi brevi. Nell'immagine in alto i tre valori di posta ordinaria dedicati al naturalista Alexander von Humboldt, emessi nel 1960 per ricordare il centenario della sua morte. |
Cronologia1498 Viene scoperto da C. Colombo, al suo terzo viaggio
1500 Dall'isola Cubagua, occupata dagli Spagnoli, ha inizio la colonizzazione del Paese 1528-46 Gruppi tedeschi esplorano l'intera regione intorno a Coro 1741 Diventa Capitanato generale e dipende dal viceré di Nuova Granada che risiede a Bogotá 1777 Carlo III pone sotto il Capitanato del Venezuela le province di Caracas, Maracaibo, Guyana, le Isole Margarita e Trinidad 1806 Francisco de Miranda occupa Coro e Ocumare 1810 Ha fine il Capitanato; una giunta di governo stabilisce che a capo del Paese vi saranno soltanto Venezuelani nati in America e non in Spagna 1811 Il Venezuela è indipendente: F. de Miranda è nominato generalissimo 1812 Gli Spagnoli prendono prigioniero de Miranda 1819 Simon Bolivar con J. De Sucre sconfigge ripetutamente gli Spagnoli: viene proclamata la Repubblica della Grande Colombia 1830 Si scioglie la federazione: nascono tre stati distinti: Colombia, Ecuador, Venezuela; governa il Paese J. A. Paez 1858-63 Guerra federale tra i conservatori di Paez e il movimento popolare di Zamora 1863 J.C. Falcon accetta alcune riforme volute dai rivoluzionari, tra cui l'abolizione della schiavitù e l'eguaglianza dei cittadini 1908 V. Gomez per 27 anni governa il Venezuela in modo tirannico 1936 È presidente il gen. Contreras, che autorizza la creazione del Partido Democratico Nacional (AD) 1945 Viene fatto presidente lo scrittore Romulo Gallegos 1963 Accion Democratica vince le elezioni con la candidatura di Raul Leoni 1978 L. Herrera Campins viene eletto presidente: fa parte del partito socialcristiano COPEI 1984 Jaime Lusinchi è il nuovo presidente del Venezuela 1989 Carlos Andrés Pérez vince le elezioni presidenziali 1993 Elezione di Ramón José Velásquez 1994 Rafael Caldera è il nuovo presidente del Venezuela 1998 Con il 56,2% dei voti diventa presidente del Venezuela Hugo Chávez, il quale introdurrà politiche di tipo rivoluzionario 1999 Approvata la nuova "Costituzione Bolivariana", che introduce il principio della revocabilità di tutti i mandati elettivi a ogni livello dell'amministrazione, compresa la carica presidenziale 2002 Colpo di Stato contro Hugo Chávez, da parte di settori dell'imprenditoria, del sistema comunicativo, di alcuni militari e con il coinvolgimento di potenze straniere. Il colpo di Stato fallisce e Chávez riprende il potere, che materrà fino alla morte di tumore avvenuta nel 2013 2013 Il successore designato Nicolás Maduro subentra a Chávez. Cominciano forti proteste popolari in seguito all'aggravarsi della situazione economica 2017 Alla fine di marzo il Tribunale Supremo di Giustizia condanna il Parlamento per aver voluto convalidare l'elezione di alcuni deputati accusati di brogli elettorali e avoca a sé il potere legislativo, fatto interpretato dai media occidentali come una vera e propria deriva autoritaria del Paese, ispirata da Maduro. Si inaspriscono le proteste in tutto il Paese |