SchedaNome completo Repubblica del Cile
Nome ufficiale República de Chile Lingue ufficiali Spagnolo Capitale Santiago del Cile (5.428.590 ab. / Cens. 2002) Forma di governo Repubblica presidenziale Presidente Michelle Bachelet Indipendenza Dalla Spagna, 12 febbraio 1818 Ingresso nell'ONU 24 ottobre 1945 Superficie totale 755.838,7[1] km² (38º) % delle acque 1,07% Popolazione totale 17.113.688 ab. (stima 2010) (60º) Densità 23 ab./km² Tasso di crescita 0,88% (2012)[2] Nome degli abitanti Cileni Continente America meridionale Confini Perù, Bolivia, Argentina Fuso orario UTC -3 Valuta Peso PIL (nominale) 268 177 milioni di $ (2012) (38º) PIL pro capite (nominale) 15 410 $ (2012) (45º) PIL (PPA) 316 923 milioni di $ (2012) (42º) PIL pro capite (PPA) 18 211 $ (2012) (52º) ISU (2011) 0,805 (molto alto)[4] (44º) Fecondità 1,8 (2011) Codici ISO 3166 CL, CHL, 152 TLD .cl Prefisso tel. +56 Sigla autom. RCH Inno nazionale Himno Nacional Festa nazionale 18 settembre |
La Storia attraverso la filateliaTutto dominato dalla presenza della catena delle Ande, ma anche aperto all'Oceano Pacifico, lungo il quale corre per circa 4.300 Km, il Cile è, insieme al Brasile, il Paese dell'America Meridionale più sviluppato in latitudine. Così, mentre a nord si estendono deserti e cordigliere, a sud si elevano ghiacciai che si protendono fino al mare.
Tra le Ande e l'Oceano scorre la Grande Valle Centrale, che è la zona più popolata, ricca di pascoli e colture. È questo il cuore del Cile: alimentato dai fiumi andini e fertilizzato dai depositi vulcanici, vi prosperano la vite e i cereali in un clima mediterraneo. È qui che dobbiamo cercare l'origine della storia dei primi abitanti del Cile, gli Araucani, anche se l'occupazione degli Incas prima, e degli Spagnoli più tardi, rende difficile la ricostruzione delle aree di distribuzione degli antichi popoli indios. Ancora oggi gli Araucani, che vivono tra il fiume Bio-Bio e la città di Temuco, conservano gli antichi costumi e sono gelosi della loro autonomia, che avevano coraggiosamente difeso al tempo del l'invasione spagnola. Ostacolarono la conquista delle loro terre con tanto valore che ben tre luogotenenti di Pizarro furono costretti a ritirarsi e dal 1536 al 1556 ogni tentativo di invasione fu inutile. Anche quando gli Spagnoli riuscirono a stanziarsi nel loro Paese, gli Araucani continuarono a lottare, attaccando varie volte la città di Santiago e distruggendo quella di Chillàn nel 1559. Ora essi sono ridotti a circa 150.000 pastori di cavalli, minoranza insignificante in un Paese di bianchi, creoli e meticci. Sotto gli Spagnoli il Cile divenne una ''Capitaneria general'' dipendente da Lima, fu sfruttato per le sue risorse minerarie, gli allevamenti di bestiame, le coltivazioni di cereali e vigneti. Covò per due secoli e mezzo sentimenti indipendentistici, che sfociarono nella rivolta guidata da Bernardo O'Higgins nel 1809 che portò il Cile all'indipendenza nell'anno seguente. Con l'aiuto dell'argentino Martinez de Rosas, O'Higgins lottò accanitamente, finché giunse alla vittoria completa sugli Spagnoli nel 1818. La sua battaglia non era però conclusa: a capo dello Stato, tentò di riformare la società cilena in senso egualitario, ma incappò negli odi dell'alta aristocrazia creola, che teneva in mano tutta l'economia del Paese e lo costrinse all'esilio. Nel 1853 viene il momento del primo francobollo cileno. Le poste locali non sono ancora attrezzate per la sua stampa, ed allora si rivolgono a Londra, a una ditta che, nonostante siano passati solo tredici anni dall'invenzione del francobollo, può considerarsi già specializzata in tale genere di produzione, la Perkins & Bacon. Ma i Cileni non amano questo tipo di dipendenza, e già l'anno appresso si fanno inviare da Londra le tavole incise e stampano a Santiago la seconda serie. Riguardo al soggetto, le poste di Santiago non hanno esitazione: Cristoforo Colombo è il soggetto fisso dei loro primi 70 francobolli; il che significa arrivare fino al 1910. Un bel primato, per essere questo un Paese che da Colombo non era stato visto neppure da lontano, essendo stato raggiunto soltanto nel 1536 da Diego de Almagro. Dopo O'Higgins si susseguirono dittatori che rafforzarono il potere dei latifondisti e dei concessionari di miniere; vi fu un notevole sviluppo economico basato sull'industria estrattiva del rame, di cui è ricco tuttora il Cile. Da parte di J. Balmaceda nel 1890 vi furono tentativi di riforme sociali, ma dopo di lui gli interessi economici fecero rivolgere l'attenzione dei governanti verso problemi internazionali, trascurando le esigenze del proletariato che, in condizione di crescente disagio, si costituì nella ''Federazione degli operai" e nel ''Partito socialista'' nel 1912. Intanto, nel 1910, i francobolli commemorano il centenario dell'indipendenza e nel 1911 tutti i personaggi principali della recente storia cilena si affacciano dai valori di una lunga serie: tra gli altri O'Higgins e Balmaceda. La nuova dimensione politica continuò a influenzare la vita del paese fino al 1970, in cui la vittoria di Allende dimostrò possibile l'unione del proletariato industriale e agricolo con la piccola e media borghesia i cui interessi non combaciavano certamente con quelli dei monopoli nazionali ed esteri. In questo lungo lasso di tempo i francobolli abbandonano a poco a poco la fissità dei ritratti ufficiali. Nel 1930 ricordano che sono passati cento anni dall'inizio dell'esportazione dei nitrati. Nel 1940 celebrano il cinquantenario dell'occupazione dell'isola di Pasqua, la patria dei notissimi e misteriosi giganti di pietra, uno dei quali apparirà in un francobollo del 1965. Nel 1962 Santiago ospita il campionato mondiale di calcio, ed i francobolli emessi per l'occasione sono i primi dedicati espressamente dal Cile ad una disciplina sportiva. Del 1967 sono due emissioni significative: la prima è dedicata alla pianificazione familiare, la seconda appoggia la campagna nazionale per le foreste. Con il francobollo dell'anno seguente che parla di riforma agraria, queste emissioni aprono uno spiraglio sui problemi che la società cilena sta affrontando. Con Allende finalmente il potere veniva spostato nelle mani dei ceti più popolari: caute riforme e contrasti placati non impedirono tuttavia che il colpo di stato militare di Pinochet, nel 1973, spazzasse via Allende e con lui tante speranze di vera democrazia. Il brusco cambiamento di regime non comporta altrettanti sostanziali mutamenti immediati nell'album dei francobolli. Le soprastampe nel 1974 di nuovi valori facciali sui vecchi esemplari - conseguenza dell'aumento delle tariffe postali - non sono che una debole spia della gravissima crisi che l'economia del Paese attraversa. Il regime dittatoriale ha soppresso la libertà di stampa e tutte le libertà civili, ha sciolto i partiti, torturato i sospetti, ma i cittadini fanno la coda per ottenere gli alimenti, fanno nuovi buchi alla cintura per pagare gli interessi sui debiti contratti con l'estero. Intanto le ''cento famiglie'' di Santiago esultano perché le terre sono restituite ai latifondisti. Sono questi pochi privilegiati, probabilmente, gli unici ad accogliere con piacere la serie che nel 1976 commemora il terzo anniversario del nuovo regime. Sono tre valori, in uno dei quali si staglia contro il cielo la sagoma di un cavaliere araucano, il popolo ''mai sottomesso". Anche il rame, quel metallo che ha fatto in passato la ricchezza del Cile, viene pagato a basso prezzo e, anche se i giacimenti sono ancora ricchissimi, le prospettive sono nere. Intanto il cielo del Cile, che è del tutto privo di quelle nuvole che si addensano su Pinochet, viene scrutato dai telescopi più perfezionati degli astronomi europei e americani, sfuggiti allo smog dei loro Paesi. Nell'immagine sopra, la bella serie natalizia emessa nel 1980 e realizzata con disegni di bambini. |
Cronologia1535 Diego de Almagro, attraverso le Ande boliviane, raggiunge il Cile
1553 Pedro de Valdivia, alla conquista del Cile, viene ucciso dagli Araucani 1556 Hurtado de Mendoza diventa governatore e il Cile è una "Capitaneria general" dipendente da Lima 1809 Bernardo O'Higgins e Martinez de Rosas iniziano la lotta per l'autonomia 1818 Viene proclamata l'indipendenza del Cile: O'Higgins è eletto capo dello stato 1831 Il generale Prieto, a capo di una rivolta, porta al potere i conservatori 1861-71 Finisce l'egemonia de conservatori con l'elezione di J.J. Perez 1881-86 Con il presidente Santa Maria, il Cile diventa la prima potenza sudamericana del Pacifico 1886-91 J.M. Balmaceda concede riforme sociali che non piacciono ai conservatori, che riconquistano il potere 1902 La Terra del Fuoco è divisa tra Cile e Argentina 1920-24 Alessandri Palma, eletto da liberali, radicali e socialisti democratici, tenta di realizzare un programma di riforme sociali, ma è costretto all'esilio da un colpo di stato militare 1931-32 Viene formato un governo a indirizzo socialista 1932-38 Alessandri Palma è di nuovo presidente 1938-41 Il Fronte Popolare porta alla presidenza il radicale P. Aguirre Cerda 1942-46 Con la presidenza dl Rios il Cile entra in guerra con gli alleati 1946-52 Presidenza di G. Videla 1958 Si afferma il partito democratico cristiano guidato da E. Frei 1965 Frei è presidente, fa approvare la riforma agraria, quella scolastica e "cilenizza'' l'industria del rame 1970 Il Fronte Popolare porta alla elezione di Allende a presidente della repubblica 1973 Con un colpo di stato militare AIlende è ucciso e Pinochet sale al potere 1975 Pinochet chiede e ottiene dal cardinale Silva Enriquez che sia sciolto il Comitato per la pace che assiste le famiglie dei detenuti politici 1976 Viene chiusa Radio Balmaceda, emittente della Democrazia Cristiana 1979 A Santiago vengono arrestate 365 persone, durante le manifestazioni per la festa del lavoro 1980 Nella miniera di rame di El Teniente, la seconda de Paese, ha luogo uno sciopero di 9.000 persone, il più riuscito dopo il colpo di stato 1988 Nuova costituzione. Con un plebiscito vengono decise le prime elezioni democratiche 1989 Dopo 16 anni di feroce dittatura, durante la quale Pinochet fece torturare, uccidere e scomparire almeno 30.000 persone, Patricio Aylwin Azócar viene eletto presidente del Cile 1990 Pinochet lascia ufficialmente la presidenza, ma nella nuova democrazia l'ex dittatore mantiene la carica di comandante supremo delle forze armate 1993 Eduardo Frei Ruiz-Tagle è il nuovo presidente cileno 1998 Il giudice spagnolo Baltasar Garzón emette un mandato di cattura internazionale, chiedendo di incriminare il generale Pinochet per la morte di cittadini spagnoli durante la dittatura cilena. Pinochet, a Londra per un'operazione chirurgica, viene arrestato 1999 Ricardo Lagos, esponente del Partito Socialista del Cile, viene eletto presidente 2000 Il ministro dell'Interno del Regno Unito, il laburista Jack Straw, decide di liberare Pinochet e di permettere il suo ritorno in Cile, negando quindi l'estradizione e adducendo "ragioni umanitarie" 2005 La socialista Michelle Bachelet viene eletta presidente del Cile 2006 Augusto Pinochet muore a 91 anni per un attacco di cuore 2008-2009 Grave crisi economica 2010 Il candidato della destra Sebastián Piñera vince le elezioni ponendo fine a 20 anni di governi consecutivi del centro-sinistra 2013 Michelle Bachelet, tuttora in carica, ridiventa presidente del Cile |