SchedaNome completo Repubblica d'Iraq
Nome ufficiale (AR) جمهورية العراق[1] (KU) کۆمارا ىراقێ[1] Lingue ufficiali arabo e curdo Capitale Baghdad (7.665.292 ab.) Forma di governo Repubblica parlamentare federale Presidente Fu'ad Ma'sum Primo ministro Haydar al-'Abadi Indipendenza 3 ottobre 1932 dal Regno Unito Ingresso nell'ONU 21 dicembre 1945 Superficie totale 438 317 km² (57º) % delle acque trascurabile Popolazione totale 37.056.169 ab. (2015) (39º) Densità 71 ab./km² Tasso di crescita 2,345% (2012) Nome degli abitanti Iracheni Continente Asia Confini Arabia Saudita, Giordania, Iran, Kuwait, Siria, Turchia Fuso orario UTC +3 Valuta Dīnār iracheno PIL (nominale) 212 501 milioni di $ (2012) (46º) PIL pro capite (nominale) 6 305 $ (2012) (87º) PIL (PPA) 236 044 milioni di $ (2012) (52º) PIL pro capite (PPA) 15 348 $ (2014) (77º) Fecondità 4,7 (2010) Codici ISO 3166 IQ, IRQ, 368 TLD .iq Prefisso tel. +964 Sigla autom. IRQ Inno nazionale Mawtini (Patria mia) Festa nazionale 10 Dicembre |
La Storia attraverso la filateliaIl francobollo appare in Iraq nel 1917, durante il primo atto dell'occupazione inglese sulla via del petrolio. Il Paese è in fasce, non ha ancora una propria identità, è lacerato da lotte intestine e da una quasi endemica arretratezza a tutti i livelli.
Ma nella Bagdad, che ha dimenticato i fasti delle ''mille e una notte'', vicino alle antiche moschee il petrolio fa fiorire moderni insediamenti urbani e il commercio si estende. Il controllo dei giacimenti preme agli Inglesi, che studiano opportune misure di convivenza con gli Iracheni e nel 1921 pongono sul trono un loro protetto, l'hascemita Faysal I. L'immagine di Faysal I appare in 14 valori tra il 1927 e il 1931; un anno dopo nasce, col beneplacito britannico e della Società delle Nazioni, il Regno Indipendente dell'Iraq e dal 1934 al 1938 i francobolli riportano l'immagine di Ghazi I, successo al padre Faysal. Bellissime moschee, il leone di Babilonia, giunche sul Tigri, sculture assire e bassorilievi babilonesi, ma anche pozzi di petrolio illustrano le emissioni. Dal 1942 ecco il volto dell'infante Faysal II, incoronato nel 1953 e ucciso con tutta la famiglia nel 1958, dopo il crollo della Federazione Araba con la Giordania e il colpo di stato del 14 luglio, che segna la fine della monarchia. Il potere è ora in mano ai militari. Dopo il 1960 i francobolli annotano fedelmente il rapido e spesso violento succedersi dei personaggi al potere e persino dei partiti; malgrado disordini e tensioni cresce, nello scacchiere petrolifero, la potenza irachena. Ennesima ''rivoluzione'' il 17 luglio 1968: emergono il gen. Ahmed Hasan AI Bakr ed al suo fianco l'abile Saddam Hussein, che undici anni dopo si autoproclama presidente della Repubblica e capo del governo. Sono gli anni della nazionalizzazione del petrolio - due volte ricordata dai francobolli - dell'eliminazione di compagnie petrolifere straniere, di patti di amicizia a lunga scadenza con l'URSS e di laboriosi approcci con la Cina di Mao. A partire dal 1978 tornano a farsi difficili i rapporti di frontiera con l'Iran, che nel 1980 esplodono in guerra aperta. Nell'immagine in alto uno dei tre esemplari della serie del 1949 dedicata al 75° anniversario dell'UPU e raffigurante re Faysal I e una statua equestre. |
CronologiaIV millennio a.C. Nasce la civiltà sumera
III millennio a.C. Nasce la civiltà akkadica 1800-1500 circa a.C. Si forma l'impero babilonese 1815 a.C. Inizia il regno assiro 612 a.C. I Babilonesi e i Medi distruggono l'impero assiro 331 a.C. Alessandro Magno conquista l'impero persiano e con esso tutta la Mesopotamia 642 Gli Arabi conquistano l'impero persiano 1258 I Mongoli invadono la Mesopotamia 1638 L'Impero Ottomano ha il dominio della Mesopotamia 1921 Viene fondato il regno iracheno 1958 Proclamazione della Repubblica Irachena 1971 Alleanza Iraq-URSS 1975 Accordo di Algeri con l'Iran 1980 Guerra tra Iraq e Iran 1988 Si conclude senza vincitori né vinti la guerra fra Iraq e Iran. Nel corso della guerra sono morte tra mezzo milione e un milione e mezzo di persone da entrambe le parti 1990 L'Iraq invade il Kuwait. Le Nazioni Unite reagiscono autorizzando l'uso della forza per respingere l'attacco 1991 Il 17 gennaio ha inizio l'invasione da parte di una coalizione internazionale che agisce su mandato delle Nazioni Unite, invasione che si conclude il 28 febbraio, seguita il 3 aprile dal cessate il fuoco definitivo fissato dalla risoluzione 687 del Consiglio di sicurezza dell'ONU. L'Iraq è costretto a ritirarsi dal Kuwait 1992 Il rifiuto di concedere l'accesso agli ispettori dell'UNSCOM causa la proclamazione da parte dell'ONU di un rigido embargo economico 1994 Un nuovo spostamento di truppe irachene al confine con il Kuwait spinge gli Stati Uniti a inviare nella regione un proprio contingente militare. Il regime di Baghdad annuncia il ritiro dall'area e riconosce la sovranità del Kuwait il 10 novembre 2003 Dopo l'attacco terroristico subito dagli Stati Uniti l'11 settembre 2001 il governo di Washington accusa il regime iracheno di produrre armi di distruzione di massa e di collaborare con l'organizzazione terroristica al-Qāʿida. Il 19 marzo, nonostante l'opposizione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna lanciano l'attacco contro l'Iraq, sostenuti da una trentina di paesi. La forza di invasione anglo-americana, penetrata nel paese dal sud e dal nord (dove si avvale del sostegno dei curdi), si impone agevolmente sulla resistenza irachena, arrivando a Baghdad il 9 aprile. Saddam Hussein si dà alla fuga e viene poi catturato nel dicembre successivo nei pressi di Tikrit, la sua città natale 2004 Si instaura un nuovo governo provvisorio iracheno, presieduto dallo sciita Iyād ʿAllāwī 2005 Si svolgono tre tornate elettorali per eleggere un parlamento incaricato di redigere una costituzione, per approvare la nuova costituzione e per eleggere un nuovo parlamento 2006 Condanna a morte e impiccagione di Saddam Hussein 2007 George W. Bush annuncia un forte incremento delle truppe americane in Iraq 2008 Stati Uniti e Iraq firmano un accordo sullo status delle forze armate nel quale si fissa il ritiro di tutte le truppe americane entro la fine del 2011 2011 Le truppe straniere terminano il ritiro dall'Iraq 2012 L'Iraq comincia a subire le ripercussioni della guerra civile siriana 2013 Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato Islamico dell'Iraq fondato nel 2006 come parte della rete di al-Qa'ida, annuncia l'unione del suo gruppo con al-Nusra, il principale movimento islamista della guerriglia siriana. L'unione, respinta dalla maggior parte della dirigenza di al-Nusra e da al-Qaeda, provoca l'allontanamento dalla rete di al-Qaeda del nuovo gruppo, che prende il nome di Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIS o ISIL nella sigla inglese) 2014 L'ISIS assume il controllo della città di Falluja e di buona parte della provincia irachena occidentale di al-Anbar, oltre che della Siria orientale, e si espande poi fra giugno e luglio a nord e a est, prendendo in particolare le città di Mosul e Tikrit e spingendosi fino al territorio del Kurdistan. In questo periodo, rotti definitivamente i legami con al-Qaeda, proclama la creazione di un califfato universale (o Stato Islamico, IS nella sigla inglese) con a capo il suo leader Abu Bakr al-Baghdadi, che prende il nome di califfo 2015 Lo Stato Islamico comincia a perdere terreno, e le offensive dell'esercito regolare e delle milizie a esso legate, unitamente ai raid aerei americani e alla pressione sul fronte siriano, portano alla riconquista irachena di diverse aree, incluse le città di Tikrit, Ramadi e Falluja, lasciando sotto il controllo dello Stato Islamico solo l'area di Mosul 2016 Nel mese di ottobre il governo dà inizio all'offensiva volta a riprendere Mosul, che si prolunga nei mesi successivi 2017 Il 9 Dicembre il premier al-'Abadi dichiara ufficialmente vinta la guerra al Daesh |