Nato a Dourdan nel 940, figlio ed erede di Ugo il Grande, conte di Parigi, proseguì la lotta contro i Carolingi. Morti Lotario e suo figlio Luigi V, si fece incoronare il 1° giugno 987 re dei franchi con l'appoggio dell'arcivescovo di Reims Adalberone e di Gerberto d'Aurillac. Alla corona associò subito il figlio Roberto, dando inizio alla dinastia capetingia. Morì di vaiolo a Prasville nel 996.
Per ricordare il grande sovrano francese abbiamo scelto i due francobolli che la sua madrepatria gli ha dedicato nel corso degli anni. Di entrambi abbiamo pubblicato l'immagine e una breve descrizione sopra.
Alla fine del secolo X, la denominazione di Francia viene attribuita esclusivamente alla Francia occidentale, che ingloba la regione a nord della Senna, in cui agisce la dinastia feudale capetingia, insieme all’Aquitania, alla Borgogna, alla Provenza, alla Normandia e alla Bretagna. Hanno perso, invece, la denominazione di terra dei Franchi sia la Francia orientale ora indicata come Germania, sia la Francia mediana, ora chiamata Lorena.
La dissoluzione dell’impero di Carlomagno (742-814) accentua lo sviluppo delle spinte particolaristiche e centrifughe. Dopo la deposizione di Carlo il Grosso (839-888), nell’887, nell’impero come nei regni che ne dipendono, cessa la prassi della successione ereditaria e si afferma il principio elettivo, fonte di rivalità ancor più aspre di quelle determinate dalla successione plurima, ma ereditaria.
Durante le invasioni dei Normanni, che nell’885 occupano Rouen e assediano Parigi, l’impotenza politico-militare dell’ultimo re della dinastia carolingia, Carlo il Grosso, incapace di contrastare gli invasori, provoca la reazione dei maggiori feudatari francesi che proclamano sovrano Ottone (860 ca. – 898), conte di Parigi. Nel corso del secolo successivo, la vicenda delle regioni francesi è caratterizzata da una continua lotta di supremazia fra il ramo superstite dei Carolingi e gli eredi di Ottone, che mirano ad impossessarsi del trono della Francia occidentale, da cui quest’ultimo è stato spodestato, in seguito a un pronunciamento dei feudatari nell’893. A metà del secolo i feudatari acclamano re Luigi IV (921-954) che, inesperto e senza seguaci, deve fare i conti con Ugo il Grande, conte di Parigi. Alla fine il contrasto si scioglie, in seguito al malcontento della corte imperiale germanica nei riguardi della politica del figlio Lotario (941-986). Di questo scontento sono partecipi i feudatari francesi, che, alla morte di Luigi V (967 ca. – 987), riconoscono sovrano Ugo Capeto (?-996), figlio di Ugo conte di Parigi.
La Francia occidentale, si presenta come un insieme di feudi di diversa dimensione territoriale e di diversa potenza: da una parte del regno si situano, infatti, i grandi duchi di Guascogna, di Borgogna, di Aquitania, di Normandia e le grandi contee di Bretagna, di Fiandra, d’Angiò, di Tolosa. Molte di queste dinastie feudali si sono formate tra i funzionari dello Stato carolingio, ma ora costituiscono potenti casate, capaci di sostenere il ruolo di avversarie politiche dei Capetingi, testimoniando altresì capacità militari ed espansionistiche verso l’esterno.
A nord Guglielmo il Conquistatore (1027 ca.-1087), duca di Normandia, intraprende una vittoriosa spedizione militare in Inghilterra e ne ottiene la corona; nella parte meridionale della Francia i conti di Tolosa sono signori della Provenza e, poiché i duchi di Aquitania frenano le loro ambizioni territoriali verso il nord del Paese, si spingono in imprese belliche sotto il vessillo cristiano al di là dei Pirenei e verso la Siria; ai confini orientali, infine, i conti delle Fiandre si scontrano con l’impero. Non meno estesa appare la piccola feudalità, anche nel potentato di Ugo Capeto: la comitiva, con cui quest’ultimo ha formato il proprio esercito, è composta, appunto, da comites, compagni che possono essere o dello stesso ceppo familiare o estranei. Al capo sono legati da un doppio rapporto: di ordine personale, che determina la relazione di vassallaggio, e di ordine reale, che consiste in un “beneficio” vitalizio idoneo a garantirne la sicurezza economica.
Nella Francia occidentale cominciano a prendere corpo le istituzioni, la lingua, la vita culturale e politica caratteristiche della Francia moderna. Nel segno del delinearsi di questa specificità, alla pratica elettiva del sovrano, in vigore da circa un secolo, viene sostituita una prassi associativa che vede il sovrano e il primogenito, predestinato a succedergli, collaborare nel governo del regno.
Se volete approfondire la vita di Ugo Capeto di Francia potete continuare a leggere il quarto volume dell’enciclopedia Il Medioevo nella biblioteca dell’Antica Frontiera.