La sommossa popolare fu provocata dalla grave crisi alimentare determinata dal rincaro del pane in seguito alla guerra ispano-americana, che diede voce all'insofferenza crescente verso il regime umbertino. La città di Milano fu posta in stato d'assedio dal generale F. Bava Beccaris che represse brutalmente i tumulti, mietendo un centinaio di vittime e colpendo esponenti di tutte le correnti politiche. L'episodio costituì a lungo un punto di riferimento canonico per la costruzione di una "coscienza di classe" nel movimento operaio italiano. Per vendicare i morti di Milano l'anarchico Gaetano Bresci tornò dagli Stati Uniti, ove era emigrato, per uccidere a Monza Umberto I.
Non esistono francobolli dedicati a questo tragico evento storico e per ricordarlo abbiamo scelto l'ultima serie umbertina. I tre esemplari, raffiguranti lo stemma sabaudo entro un ovale e in corso all'epoca della strage, vennero emessi il 1° luglio 1896 (i primi due) e il 16 febbraio 1897 (il terzo).
Discendente da nobile famiglia, Fiorenzo Bava-Beccaris (1831-1924) fu ufficiale dell’esercito e partecipò alla guerra di Crimea, alla seconda guerra d’indipendenza e alla battaglia di Custoza (1866). Nel 1884, in qualità di generale di brigata, assunse la carica di direttore generale di artiglieria e genio. Comandò poi la divisione di Roma (1887) e i corpi d’armata di Ancona e Milano. Scoppiati (6-9 maggio 1898) nel capoluogo lombardo i moti di rivolta contro il carovita, Bava-Beccaris, nominato dal ministro Rudinì regio commissario straordinario, affrontò le agitazioni con inaudita durezza, impiegando l’esercito per disperdere le manifestazioni popolari (ci furono almeno 80 morti) e colpendo con severi provvedimenti repressivi esponenti sia socialisti sia cattolici, nonchè associazioni e giornali d’opposizione. Tra lo sdegno popolare, per il suo operato fu insignito da Umberto I della gran croce dell’ordine militare di Savoia, e poco dopo venne nominato senatore.
Se volete approfondire le tragiche vicende del ’98 milanese potete farlo sfogliando il 19° volume de La Storia d’Italia – La crisi di fine secolo, l’età giolittiana e la prima guerra mondiale nella biblioteca dell’Antica Frontiera.